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Data: 27/05/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Liberalizzazioni - Concorrenza ferma, mancano i decreti

ROMA La strada è ancora lunga e toccherà al nuovo governo percorrerla. A quasi un anno dall'approvazione della legge sulla concorrenza nell'agosto del 2017, sono infatti ancora molti i provvedimenti ministeriali da mettere a punto per completare le nuove norme che, secondo le stime del ministero dell'Economia, valgono una crescita aggiuntiva del Pil pari allo 0,2% all'anno nel breve termine, allo 0,5% nel medio e all'1% a regime. L'elenco delle cose ancora da fare di spettanza del Mise è nero su bianco nel Bilancio di mandato del ministero, che elenca le politiche realizzate dal maggio 2016 al maggio 2018, ma fornisce anche aggiornamenti sui vari filoni affrontati, compresi i provvedimenti relativi alla Concorrenza.
LA TABELLA DI MARCIA
Gli atti di spettanza del Mise riguardano diversi settori, dalle assicurazioni alle poste, dall'energia alle banche, fino ai servizi di trasporto e turismo. «Nel corso del 2018 - si legge - si rende necessario completare tutti i provvedimenti attuativi pendenti e avviare la procedura per la stesura della prossima legge annuale per il mercato e la concorrenza».
La norma relativa alle assicurazioni, il cui punto centrale è l'obbligo per le compagnie di praticare sconti significativi ai clienti che sottoscrivono clausole antifrode come le scatole nere, prevede quattro provvedimenti attuativi di competenza primaria del Mise: quelli sull'archivio informatico antifrode, sulle tabelle delle macro-lesioni e il Regolamento relativo al contratto base Rc Auto sono conclusi, ma si è in attesa dei pareri delle amministrazioni coinvolte o del Consiglio di Stato. Quello sulle scatole nere, da mettere a punto insieme al ministero dei Trasporti, è invece in fase di lavorazione.
Per quanto riguarda il capitolo comunicazioni e poste, che prevedono tra l'altro novità in fatto di recesso ma anche l'eliminazione del monopolio di Poste Italiane sulla notifica degli atti giudiziari e delle multe, ancora da completare sono quattro provvedimenti: in due casi (donazioni tramite credito telefonico e atti giudiziari) il Mise ha completato il lavoro e mancano i relativi pareri, un altro (registro pubblico delle opposizioni) è in fase di arrivo e l'ultimo (migrazione degli utilizzatori delle carte Sim per via telematica) è sospeso.
L'importante innovazione sul fronte energia riguarda l'abolizione del mercato tutelato, prevista, se il futuro governo non cambierà le carte in tavola, per luglio 2019: mancano ancora tre provvedimenti attuativi. Sui servizi bancari, invece, per i quali è tra l'altro prevista la possibilità di sottoscrivere un mutuo anche con un'assicurazione facente capo non all'istituto stesso, manca il decreto relativo al sito web per il confronto delle spese relative ai prodotti bancari, che risulta in fase di lavorazione. Sulla riforma della disciplina del trasporto pubblico non di linea, infine, per la quale è stata introdotta una delega al governo, i relativi decreti delegati «risultano sospesi in attesa di decisioni politiche da parte di altre amministrazioni o di avvio degli elementi abilitanti».

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