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Data: 28/05/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Verso le amministrative - Morra: il ballottaggio non sarà tutti contro Gatti «Il candidato sindaco sono io e chi vota non bada a questioni da "capibastone". Un'alleanza D'Alberto-Di Dalmazio? Sarebbe contronatura, non ci credo»

TERAMO «Mi sembra che il candidato sindaco sia Giandonato Morra». Parole di Giandonato Morra. Che, con la sua solita ironia, esorcizza così quello che i commentatori politici cittadini vedono come il più grande pericolo per lui sulla strada della vittoria elettorale: ovvero che il secondo turno (ovviamente non certo, ma dato per scontato da tutti) si trasformi in un plebiscito su Paolo Gatti, finendo per coalizzare contro Morra forze diverse per storia ed estrazione, ma accomunate da una sorta di "odio politico" verso il leader di "Futuro in", nonché artefice della lista di Forza Italia e ispiratore della civica "Oltre".Per Morra questo scenario è pura teoria. «Credo», dice, «sia più un atteggiamento degli addetti ai lavori e di pochi "capibastone" che della città, della gente che vota. La gente pesa i programmi e, per quanto ci riguarda, è stupita dai tanti candidati nuovi che abbiamo messo nelle liste e dalle proposte nuove che stiamo facendo. E poi il candidato sindaco sono io, e il candidato sindaco qualcosa conta e qualcosa sposta».Se al ballottaggio con Morra andasse uno tra D'Alberto e Di Dalmazio, potrebbe esserci un accordo tra i due che coinvolga anche Covelli e/o Cavallari? Insomma: potrebbe davvero crearsi una "grosse koalition" anti-Morra al grido di "abbattiamo Gatti"? Se si fa la domanda all'uomo designato dalla coalizione di centrodestra per perpetuare un dominio su Teramo che, tra alti e bassi, dura dal 2004, la risposta è serafica: «Alleanze del genere sarebbero contronatura, viste le recentissime collocazioni politiche dei personaggi coinvolti. Il Pd è con D'Alberto e mi chiedo quando verrà in città D'Alfonso, che finora a quanto pare stanno tenendo nascosto. Di Dalmazio è stato fautore della candidatura di Chiodi per il centrodestra alle politiche, e il suo elettorato è in buona parte di centrodestra. Covelli mi pare sia uomo di centrodestra. Insomma, questi spostamenti all'insegna del "tutti contro uno" non li capirei. Spero che il livore, ove qualcuno lo provi, venga lasciato fuori dalle decisioni. Ma in ogni caso», sottolinea Morra, «alla fine votano i cittadini, questo non è il voto ponderato che vige in Provincia».Una cosa è certa, e cioè che Morra - contro il quale i rivali faticano a trovare argomenti, preferendo sistematicamente parlare di "sistema di potere" da abbattere - ha impostato una campagna elettorale tutta sui contenuti e che dribbla qualsiasi polemica. Se gli si chiede una risposta a Mauro Di Dalmazio, che sabato lo ha punzecchiato sull'argomento dei tagli ai disabili, Morra se la cava così: «Non intendo rispondere. Dicendo che per ripristinare l'assistenza a scuola sono disposto a prendermi un avviso di garanzia ho sollevato un problema per me importantissimo. Visto che sta a cuore anche a Mauro, spero sia pronto a votare con noi la variazione di bilancio per rimettere i soldi su quel capitolo».Ieri Morra ha presieduto, nella sua sede elettorale, un incontro tematico dal titolo "Teramo sostenibile". Sono intervenuti Benigno D'Orazio di Ambiente è/e Vita, il sindaco di Chieti Umberto Di Primio e l'ingegnere teramano Carlo Taraschi. Morra ha sintetizzato così: «Il compito della futura amministrazione comunale sarà quello di diffondere una "cultura ambientalista", soprattutto tra i giovani, adeguandola alle nostre aree. È pertanto necessario che le forze politiche che si candidano ad amministrare per i prossimi cinque anni la città dichiarino il proprio impegno circa una maggiore attenzione all'ambiente e ai disagi dei propri cittadini causati anche dalle incongruenze urbanistiche del territorio. Lavoreremo anche ad una nuova pianificazione territoriale».

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