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Data: 31/05/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Rincaro pedaggi autostradali - La carica di 80 sindaci: ci aiutino i cittadini. Riunione a Carsoli: vogliamo conoscere gli atti di Strada dei Parchi, inonderemo il Ministero di richieste di accesso. E D'Alfonso sollecita la messa in sicurezza. Lettera del governatore: elevati rischi sismici, bisogna accelerare gli interventi sui viadotti autostradali

CARSOLI È la fase due della mobilitazione dei sindaci contro i rincari autostradali. Ieri circa 80 primi cittadini di Abruzzo e Lazio si sono riuniti nella sede del Comune di Carsoli «per portare avanti la lotta contro i rincari dei pedaggi autostradali» chiedendo aiuto ai cittadini «per scoprire le carte di Strada dei Parchi che sono top secret».Gli amministratori comunali abruzzesi hanno conferito l'incarico al professor Enrico Michetti, avvocato con studio a Roma, per quello che tecnicamente si chiama "accesso civico generalizzato", il quale ha già presentato al ministero delle Infrastrutture e Trasporti nuova istanza di accesso. Forte del mandato dei sindaci a procedere, in caso di conferma di diniego, è pronto a far partire un apposito ricorso amministrativo.In più, si è deciso in accordo con il legale di procedere con istanza di acceso massivo agli atti da parte dei cittadini delle comunità colpite dal rincaro. «La lotta per ottenere la riduzione dei pedaggi e un servizio migliore non si fermerà. Chiediamo la collaborazione e la partecipazione attiva dei cittadini e li invitiamo a recarsi presso il proprio Comune a ritirare il modello per produrre istanza di accesso massivo ed essere di supporto alla nostra azione», fanno sapere i promotori della protesta.Enzo Di Natale, sindaco di Aielli, è tra i più attivi.«Da sei mesi», precisa il primo cittadino, «chiediamo con insistenza che venga annullato l'aumento autostradale del 12%, un salasso insostenibile per i cittadini abruzzesi e laziali. Ci siamo interfacciati con qualsiasi interlocutore istituzionale, a qualsiasi livello, ma finora non è bastato. Abbiamo quindi deciso di rivolgerci ad un legale a cui, tutti insieme, abbiamo dato mandato per seguirci in quella che ormai è diventata la nostra battaglia. Cercheremo in tutti i modi di accedere agli atti, perché sappiamo che nella concessione risiede l'errore originario e perché siamo convinti che da un attento studio della stessa si possa trovare il margine per migliorare la situazione».«Siamo determinati ad averla», continua il sindaco marsicano, «e faremo di tutto per entrarne in possesso. Chiediamo ai cittadini di continuare ad appoggiarci e di essere pronti a darci tutto il sostegno possibile. Attendiamo il nuovo governo per poter tornare a chiedere al prossimo ministro dei Trasporti di schierarsi al nostro fianco sperando che le risposte alle nostre istanze siano più esaurienti di quelle fornite dall'ultimo esecutivo».Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli e padrona di casa dell'incontro, è decisa.«Noi», spiega, «nel momento in cui confermeranno il diniego, siamo pronti a partire con i ricorsi. Dall'altra richiesta è passato del tempo. Ora chiederemo il supporto di tutti i cittadini perché se ogni Comune invierà 10, 20, 30 richieste di accesso agli atti immaginiamo quello che succederà al Ministero. Si dovranno stancare di noi, dobbiamo arrivare in alto, in attesa di un nuovo ministro. Entro la settimana prossima ci organizziamo e mandiamo le richieste. Venerdì farò uscire la bozza dell'istanza che ogni cittadino potrà utilizzare. Vogliamo inviare fino a mille e anche di più di istanze».Un lavoro che secondo la Nazzarro, «serve per poter portare l'attenzione su questo problema. Abbiamo anche deciso di inviare una lettera ai due presidenti di Regione di Lazio e Abruzzo per sollecitare il rispetto degli accordi presi con Delrio. Luciano D'Alfonso e Nicola Zingaretti sono praticamente spariti». La società Strada dei Parchi, già a gennaio, in occasione dell'aumento delle tariffe, aveva ribadito «la disponibilità a collaborare per affrontare i temi delle tariffe e del nuovo Piano economico finanziario.«Strada dei Parchi», fecero sapere dalla società, «siederà con grande disponibilità al confronto (era stato fissato un tavolo con l'allora ministro Delrio ndr), purché esso sia basato su dati reali, per trovare soluzioni condivise e sostenibili, ma senza accettare ulteriori gravami sulle tariffe autostradali che vedono già oggi, su 10 euro di pedaggio pagato dall'utente, riversare allo Stato 5,7 euro, mentre con i 4,3 euro restanti SdP deve pagare le manutenzioni ordinarie, gli stipendi dei dipendenti, la remunerazione dell'investimento e quant'altro necessario per il mantenimento dell'Autostrada». La battaglia non si ferma e si preannuncia una forte mobilitazione.

E D'Alfonso sollecita la messa in sicurezza. Lettera del governatore: elevati rischi sismici, bisogna accelerare gli interventi sui viadotti autostradali

PESCARA Il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha scritto una lettera al Dipartimento per le infrastrutture, al ministero dei Trasporti, a Strada dei Parchi e ai prefetti di Roma e L'Aquila sul tema della messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25.«Tenuto conto della vulnerabilità sismica delle infrastrutture», scrive, «tenuto conto del ripetersi degli eventi sismici che stanno continuando a colpire la nostra regione rivolgo un particolare invito ad accelerare l'iter approvativo progettuale/amministrativo, affinché si possa dare inizio, con la massima sollecitudine, ai lavori di messa in sicurezza delle autostrade che, tra l'altro, rivestono un carattere di strategicità ai fini delle capacità dell'intervento della Protezione Civile per la fragilità dell'Appennino».«Inoltre», aggiunge il governatore, «evidenzio che la fase dei lavori cosiddetti di antiscalinamento sono in via di ultimazione, con piena soddisfazione dell'utenza poiché eseguiti a regola d'arte e senza alcun incidente nonostante la invasiva coesistenza dei cantieri sul sedime autostradale. L'accelerazione richiesta nella definizione degli atti conclusivi riferiti alle procedure già istruite consente la continuità della produzione degli interventi necessari di messa in sicurezza definitiva, con il risvolto di conferme occupazionali che sono molto attenzionate sul piano sociale e istituzionale, in questo periodo delicatissimo della vita regionale e nazionale». In ultima valutazione», conclude, «occorre l'adozione e l'emissione degli atti da parte degli Uffici competenti che esauriscano i passaggi procedurali approvativi dei documenti tecnici analizzati ed istruiti favorevolmente nelle settimane scorse secondo le regole dell'ordinamento».

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