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Data: 31/05/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
A24-A25: Sindacati, «a rischio sicurezza e lavoro». Blocco cantieri sui viadotti? Lettera del governatore per sollecitare intervento del ministero per ''la vulnerabilita' sismica'' delle due autostrade abruzzesi La lettera del presidente D'Alfonso

L'AQUILA - E' emergenza messa in sicurezza e occupazione sulle autostrade A 24 e A 25 tra il Lazio e l'Abruzzo. Sono a rischio infatti i lavori sui viadotti, messi a dura prova dalle scosse che si susseguono dal terremoto dell'Aquila e da quelli del 2016 e 2017 del centro Italia.

Secondo fonti sindacali, sarebbero esauriti i fondi erogati e sarebbero bloccati gli ulteriori stanziamenti del Ministero per le Infrastrutture con la Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle due arterie, che sarà costretta a breve a chiudere i cantieri, ma soprattutto a licenziare fino a 700 dei circa mille lavoratori impegnati nella commessa.

A conferma dell'allarme, si registra l'iniziativa del governatore abruzzese e senatore Luciano D'Alfonso che richiamando "la vulnerabilità sismica delle due infrastrutture", ha sollecitato l'inizio dei lavori di messa in sicurezza inviando in una lettera al Dipartimento per le Infrastrutture, Sistemi informativi e statistici Direzione Generale per la Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Provveditorato, al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna e alla stessa concessionaria.

La missiva è stata anche inviata per conoscenza ai prefetti di Roma e dell'Aquila.

Il riferimento di D'Alfonso è al progetto di messa in sicurezza complessiva di un'arteria strategica in caso di calamità naturali come previsto nella legge di stabilità del 2012 in seguito al terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009.

In un primo momento, Strada dei Parchi spa, azienda che fa parte della holding dell'impreditore pescarese Carlo Toto, aveva presentato un progetto per un costo complessivo di 7 miliardi di euro, caratterizzato da un accorciamento del percorso e da nuove gallerie. Successivamente, dopo una trattativa con il Ministero, il progetto è stato rimodulato ad un costo di circa 3 miliardi di euro, che ancora attende il via libera.

Su tutta l'operazione pesa la crisi istituzionale in atto a livello nazionale che impedisce alla concessionaria di avere un interlocutore ministeriale con poteri decisionali.

A più riprese nei mesi scorsi la questione dei fondi è stata al centro di un braccio di ferro tra aziende e ministero competente.

I lavoratori di Strada dei Parchi Spa, avevano indetto per il 21 maggio, una mobilitazione al casello Valle del Salto, poi annullato perché, come sottolineato dai sindacati Cigl, Cisl e Uil edili laziali e abruzzesi, l’azienda ha dato disponibilità ad un incontro in tempi brevi.

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