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Pescara, 24/07/2024
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Data: 02/06/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il 44% degli italiani: bene questo governo Cresce la voglia di ribellarsi ai diktat Ue

ROMA Il governo Lega-M5s è sempre rimasto l'unica soluzione accettabile per gli italiani. Andare a votare a luglio piaceva solo a un piccolo nucleo di pasdaran (18%), mentre la soluzione del governo guidato da Carlo Cottarelli era apprezzata solo da un quarto del Paese.
La maggioranza relativa degli elettori voleva che il Presidente della Repubblica battezzasse il primo esecutivo guidato da Cinquestelle e Lega (44%). La spinta verso la soluzione giallo-verde non è solo il portato dell'estenuante trattativa post voto e non è, neppure, la mera ricaduta della generica attesa per il cambiamento (che intravvede nei due leader, Salvini e Di Maio, una rottura col passato).
IL NODO ÉLITES
Nelle viscere del Paese si è determinato, in questi ultimi anni, un mutamento di paradigma: si è transitati dall'odio generico per la casta dei politici alla distinzione tra una politica buona che si pone dalla parte dei cittadini contro le élite e una politica che, invece, appare distante e intenta a spartirsi poltrone e potere.
Tra il 2017 e il maggio 2018, questa trasformazione la osserviamo nei numeri. Puntando lo sguardo sui soggetti contro cui è giusto ribellarsi, nel 2017 emergeva una classifica con in testa i corrotti (42%), le mafie (37%), i politici (32%), le tasse (28%) e la burocrazia (25%). Quest'anno la top five è mutata. Al primo posto e al secondo posto restano sempre i corrotti (42%) e mafie (al 31%, ma in calo di 6 punti rispetto al 2017). Al terzo posto sale burocrazia (28%, con un + 3), scalzando via i politici (che scendono dal 32% al 21%).
Al quarto posto troviamo i poteri forti, che entrano nella top five dei soggetti contro cui ribellarsi, passando dal 18% al 22%. Al quinto posto politici e immigrazione (21%). Le tasse, con il loro 20%, scendono al sesto.
In crescita, rispetto a un anno fa, abbiamo anche la voglia di ribellarsi ai diktat dell'Ue (sale di 5 punti, passando dal 6% all'11%). Il tema delle élite contrapposte ai cittadini è un argomento che coinvolge maggiormente i blocchi elettorali di M5s (35%), Lega (21%) e indecisi (22%) e si alimenta delle pulsioni crescenti tra i ceti medio bassi (35%), mentre lascia indifferenti i supporter berlusconiani (6%) e del Pd (12%).

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