PESCARA Nuovo via libera, da parte della Giunta regionale, alla delibera 347/C (del 24 maggio 2018) che definisce i servizi minimi del trasporto pubblico locale e gli ambiti di traffico. Circa due settimane fa Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal avevano manifestato davanti alla Regione per chiedere una rapida approvazione dello strumento anche in Consiglio regionale, così da rendere pienamente operativo il piano.Il processo di riforma del trasporto pubblico locale, sostanzialmente, si articola in tre fasi. La prima è stata la nascita di Tua, la seconda l'affidamento dei servizi in house alla società di trasporto. La terza è l'adozione della delibera sui servizi minimi, una sorta di "Lea" dei trasporti, che al pari della sanità rappresentano degli standard che devono essere garantiti all'utenza. La riapprovazione in Giunta della delibera (erano assenti il vice presidente Giovanni Lolli e gli assessori Marinella Sclocco e Giorgio D'Ignazio), si è resa necessaria per acquisire il parere favorevole rilasciato dal Cal (Consiglio delle autonomie locali). Ora, lo strumento programmatorio deve andare in Consiglio. Nell'eventualità non venisse approvato, il rischio è che possa saltare l'intero processo di affidamento in house dei servizi di trasporto pubblico locale. Sul piano, complessivamente, sembra spirare un vento favorevole, tranne per quanto riguarda la riorganizzazione del collegamento L'Aquila-Roma, che non verrebbe più considerato un servizio minimo, in quanto presenterebbe tutte le caratteristiche perché possa essere considerato un servizio commerciale. Questo non significa che viene cancellato il collegamento tra la Capitale e il capoluogo d'Abruzzo, perché, come sostengono fonti interne alla Regione, Tua continuerebbe a garantire le corse attraverso un proprio vettore commerciale, la Sangritana. In sostanza, e questa è l'impostazione dell'ex delegato ai trasporti, Camillo D'Alessandro, la Regione considera servizi minimi tutti quei collegamenti che non hanno alcuna attrattiva da un punto di vista economico, ma che devono essere comunque garantiti ai cittadini. E i collegamenti con Roma da Pescara, Chieti e Avezzano, sono già da tempo di natura commerciale.