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03/06/2018
Corriere della Sera
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Di Maio: «Pensioni, quota 100 per superare la legge Fornero» | Cos'è? Come funziona? E quanto costa?Il tema pensioni è fondamentale; rivedere il Jobs act per ridurre la precarietà. I dubbi di Camusso: spieghi cosa c’è dietro, che idee ha. I tavoli di crisi Alitalia e Ilva |
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Come una guida in un museo. «Ecco, questo è il ministero dello Sviluppo economico». E mentre parla, abbassa la voce e sale le scale. E dice di essersi fatto aprire il palazzo su via Veneto nel giorno della Festa della Repubblica per «cominciare a lavorare con il mio staff per mettere in piedi i provvedimenti che devono migliorare la qualità della vita degli italiani».
Il debutto da superministro del Lavoro e dello Sviluppo economico di Luigi Di Maio comincia con un videomessaggio postato su Facebook davanti al palazzo del Mise: «Lì davanti c’è quello del Lavoro — spiega indicando l’altro lato di via Veneto —: cercherò di stare sia qui sia lì» e spiega di averli voluti unificare perché «insieme sono una potenza se riescono a parlarsi, mettono insieme il datore di lavoro e il dipendente che non devono essere nemici: noi oggi ci mettiamo al lavoro per dare lavoro, da questi ministeri partono i nostri grandi cavalli di battaglia».
Ieri Standard & Poor’s ha fatto sapere che dal punto di vista del rating la nomina del nuovo governo Lega-M5S «non dovrebbe avere un effetto immediato».
Di Maio è salito fino all’ufficio dove pochi giorni fa lavorava Carlo Calenda e, da lì, il neoministro comincia con gli annunci: «Pensiamo agli imprenditori che vanno lasciati in pace: via spesometro, redditometro e studi di settore». E promette: «L’imprenditore Sergio Bramini cui lo Stato debitore ha pignorato la casa sarà il mio consulente per migliorare la qualità della vita degli imprenditori». E poi, c’è «il fronte lavoratori: il Jobs act va rivisto — dice il leader grillino —, c’è troppa precarietà, va ridotta per ridare forza all’economia, e uno dei responsabili è proprio il Jobs act». E promette un tavolo per migliorare i centri per l’impiego, che «hanno bisogno di più personale, risorse e una filosofia diversa». Infine, «il tema delle pensioni, fondamentale». Di Maio ricorda il contratto di governo con la Lega: «Siamo d’accordo per fare Quota 100 per superare la legge Fornero».
Ci sono poi i tanti dossier da affrontare, come Alitalia e Ilva. I sindacati di quest’ultima dovrebbero incontrarsi di nuovo martedì con i vertici di Am Investco, la società di Arcelor Mittal che deve rilanciare il polo industriale, e provare a trovare un’intesa. In mezzo l’incognita del ruolo del nuovo governo, con i 5 Stelle che più volte hanno dichiarato di voler chiudere, più che rilanciare, salvo poi nel contratto con la Lega parlare di «riconversione economica basata sulla progressiva chiusura delle fonti inquinanti». Di Maio annuncia poi un milione di auto elettriche e plaude all’intervento di Sergio Marchionne, ad di Fca che nel prossimo futuro investirà nell’auto elettrica. «C’è tanto da fare» dice il superministro e assicura: «Io sarò un servitore dello Stato e del popolo italiano», ma chiede anche «di fare squadra a tutte le forze politiche in Parlamento, a tutti i sindaci d’Italia, al di là degli schieramenti».
Gli risponde dal Festival dell’Economia a Trento la leader Cgil Susanna Camusso, chiedendogli, su Jobs act e pensioni, di spiegare «cosa c’è dietro queste affermazioni, oltre i titoli: che idea c’è delle diseguaglianze, come si interviene, e, soprattutto, se l’attenzione è sui giovani, i più discriminati». E se la Cisl condivide «il richiamo del ministro sul bisogno di dare stabilità a un mercato del lavoro troppo precario» e lo invita ad un confronto, il Pd gli dà del bugiardo e ricorda che «lo spesometro è stato già abolito: con la legge di Bilancio dello scorso dicembre».
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