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Pescara, 24/07/2024
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Data: 04/06/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Denuncia dei redditi. Come pagare di meno. Tra le spese detraibili o deducibili strumenti musicali, affitti e università. La prima scadenza è il 9 luglio. Si può risparmiare senza essere evasori

PESCARA Ci sono scadenze importanti sul fronte fiscale per il prossimo mese di luglio. Le date da tenere a mente sono quella del 9 luglio, ultimo giorno utile per la presentazione del modello 730 attraverso il sostituto d'imposta, e quella del 23 luglio, per chi invia da solo la dichiarazione precompilata, oppure si è rivolto al Caf o al commercialista. La scadenza per il Modello Redditi, invece, quello che fotografa i redditi dei lavoratori autonomi e una platea piuttosto ampia di altre categorie di contribuenti (l'ex modello Unico), è fissata al 31 ottobre.
PAGARE MENO. Pagare meno tasse si può, e senza trasformarsi in evasori fiscali, ma rimanendo nella legalità. È la stessa Agenzia delle Entrate, sul suo sito, a dire come si fa. Certo, bisogna preparare tutto per tempo, e conservare le ricevute, gli scontrini, o i "bonifici parlanti" delle spese sostenute nell'anno fiscale di riferimento. In questo caso, nel 730 finiscono i redditi percepiti nel 2017, e le spese sostenute durante lo stesso anno. Insomma, è buona norma programmare, e non farsi trovare impreparati al momento fatidico della compilazione. Con tutte le carte a posto.
DUE CATEGORIE. Le spese che possono contribuire ad abbassare l'ammontare finale di quanto dobbiamo versare al Fisco si dividono in due categorie: detraibili e deducibili. Versare meno tasse, restando nella legalità, si può. Basta informarsi, pretendere sempre le ricevute quando richiediamo molte prestazioni, e conservarle in attesa che arrivi il momento di presentare la dichiarazione dei redditi.
GLI SCAGLIONI. Prima di passare alle detrazioni, è opportuno ricordare che in Italia vige il sistema della tassazione per scaglioni di reddito. In campagna elettorale si è molto parlato dell'introduzione di una "Flat tax", cioè un'aliquota fissa uguale per tutti, e nel piano delle riforme del governo appena varato c'è un esplicito riferimento alla revisione della materia fiscale. In quali termini è ancora presto per dirlo, ma quello che è certo è che per il 2018 restano in vigore gli stessi scaglioni dell'anno scorso, cioè dal 23 al 43%.
SPESE DEDUCIBILI. Come spiegato nel primo box in alto, a destra, sono le spese che aiutano ad abbassare l'imponibile. In questa categoria rientrano le spese mediche sostenute e rimborsate da una polizza malattia, l'assistenza infermieristica e riabilitativa, gli assegni periodici corrisposti al coniuge separato, i contributi versati ai fondi di previdenza complementare, i contributi agricoli unificati versati all'Inps, i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori per legge, i contributi versati per il riscatto degli anni di laurea, le spese della polizza vita (in una certa percentuale), e i contributi o erogazioni liberali erogati a Ong, Onlus, enti di ricerca, scuole e università con finalità scientifica o religiosa (26%). Infine, si possono dedurre anche le spese sostenute per l'adozione internazionale di bambini.
SPESE DETRAIBILI. Sono quelle che vanno defalcate dall'Irpef, una volta calcolato l'ammontare di quanto dobbiamo allo Stato. A questa categoria appartengono i cosiddetti "Bonus" casa (ristrutturazioni, miglioramento energetico, adeguamento sismico, acquisto mobili e grandi elettrodomestici . Le percentuali da portare in detrazione sono interessanti, ma il risparmio va ripartito in un arco di dieci anni. Per le ristrutturazioni edilizie ed il risparmio energetico o misure antisismiche (dal 50% al 65%). La percentuale sale, fino al 75%, per i condomini che effettuano lavori di adeguamento sismico. Delle spese detraibili fanno parte anche gli interessi passivi sul mutuo per l'acquisto della prima casa (dove risiede il proprietario). In questo caso di può detrarre il 19% degli interessi pagati ogni anno alla banca, fino a un massimo di 4mila euro. In questa categoria figurano anche i canoni di locazione dell'abitazione principale, E passiamo alla categoria delle spese sanitarie che danno diritto alla detrazione. Si parte da una franchigia di 129,11 euro, sotto la quale non spetta alcuna detrazione. Se si supera, invece, lo Stato dà la possibilità di detrarre il 19% delle spese sostenute per prestazioni chirurgiche, ricoveri, analisi, indagini radioscopiche, visite e prestazioni specialistiche, fisioterapia, logopedista, igienista dentale. In pratica, a differenza delle spese sanitarie deducibili, sono quelle sostenute e non rimborsate da alcuna polizza. La franchigia non si applica in casi che riguardano persone disabili.Tra le detraibili figurano anche le spese sostenute per consentire ai propri figli di svolgere attività sportive (massimo 210 euro per ogni figlio), quelle per la scuola, l'affitto pagato al figlio studente universitario fuori sede (purché fiscalmente a carico e nella misura del 19%, fino a un massimo di 500 euro), le spese per il trasporto pubblico e quelle per l'acquisto di uno strumento musicale. Possono essere detratte, al 19%, anche le spese funebri di un familiare.
I CARICHI DI FAMIGLIA. Chi ha figli, coniuge, o altri parenti conviventi a carico, può usufruire di detrazioni e deduzioni fiscali. Sono considerati a carico il coniuge non legalmente separato, figli, nipoti, genitori (anche adottivi), generi e nuore, suoceri, fratelli, sorelle, e nonni, purché conviventi e parte dello stesso nucleo familiare.
I DOCUMENTI. Per quelle da carichi di famiglia, basta indicare sul modello le generalità e i dati dei familiari a carico. Per ottenere le altre detrazioni (o del deduzioni), è necessario aver pagato tutte le prestazioni ammesse in maniera tracciabile, o gli interventi edilizia, con lo "scontrino parlante". I documenti vanno conservati per cinque anni.

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