Atac, il referendum si svolgerà l'11 novembre, ma si accende il dibattito sull'ipotesi del voto elettronico. I due quesiti riguarderanno la messa a gara del trasporto pubblico locale. A stabilire la data è un'ordinanza della sindaca Virginia Raggi che ha fatto slittare di cinque mesi il giorno della consultazione popolare promossa dai Radicali Italiani, che inizialmente era stata fissata per ieri.
QUESITI
Tra le cause dello spostamento c'è «la stretta contiguità e la sostanziale concomitanza venutasi a determinare tra lo svolgimento dei referendum e il periodo in cui sono state successivamente fissate le operazioni elettorali nei municipi» VIII e III. Il Movimento 5 Stelle ipotizza di utilizzare il voto elettronico per il referendum, ipotesi criticata dai Radicali. Sono due i quesiti. Il primo mette in discussione il futuro della municipalizzata: «Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo, ovvero su gomma e rotaia, mediante gare pubbliche, anche a una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?». Il secondo: «Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo, ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l'esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?». M5S punta sull'affidamento in house, prorogato fino al 2021 ad Atac. Il presidente della Commissione riforme istituzionali Angelo Sturni (M5S): «E' allo studio l'uso per la prima volta il voto elettronico». Ci sarà l'abolizione del quorum al referendum, altra misura contenuta in una recente modifica dello Statuto del Campidoglio? «Siamo favorevoli ovviamente, ma non sappiamo se sia già applicabile». Replicano i Radicali Italiani: «Le modalità di voto dovranno essere tradizionali e nei seggi - dice il segretario Riccardo Magi -. Sperimentazioni di voto elettronico non garantirebbero la sicurezza e la segretezza del voto».