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Data: 05/06/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Il futuro della Tav banco di prova per Toninelli

Parte dalla Tav la sfida di Danilo Toninelli alla guida del Ministero delle infrastrutture e trasporti. Sulla realizzazione della nuova Torino-Lione le due anime del Governo hanno posizioni non allineate e quindi le mosse del neo ministro su questo dossier rappresentano un banco di prova per la tenuta del nuovo esecutivo. Al neo ministro arriva la mano tesa dell'a.d. di Ferrovie dello Stato Renato Mazzoncini, pronto ad analizzare insieme le opere, condividendo l'importanza del tema della revisione degli interventi. Toninelli ha iniziato la prima settimana da ministro con un tweet, corredato da foto, dal treno che lo portava a Roma: «Inizia la mia prima settimana da ministro al Mit. Pronto a lavorare duramente per avvicinare ogni area del Paese alle altre. In modo pulito e sostenibile». Sono molti i dossier che troverą sulla scrivania il nuovo ministro, che si appresta a decidere seguendo come metodo la valutazione sulla fattibilitą e sul rapporto costi/benefici, con la stella polare del M5s della sostenibilitą economica e ambientale delle opere e considerando che su alcune di queste ci sono i paletti del contratto M5s-Lega. Sulla Tav in particolare il contratto impegna il Governo a «ridiscutere integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia». Una posizione attenuata rispetto a quella della prima stesura in cui si parlava di cancellazione. Su quest'opera, infatti, il M5s č contrario considerandola «inutile», mentre la Lega, che a dicembre ha votato a favore del ddl di ratifica dell'accordo con Parigi, ora temporeggia. Tra i nodi da sciogliere anche il Terzo Valico e la Pedemontana, oltre che la Gronda e il Tap, con il M5s contrario e Salvini che ha chiarito che tutto quello che č in opera in Veneto e in Lombardia (leggi Pedemontana a Terzo Valico) «va avanti».

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