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Data: 06/06/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Lo Stato deve tornare in Alitalia»

ROMA Alitalia non sarą svenduta e anzi, se serve, lo Stato farą la sua parte. Lo mette in chiaro il neo ministro dell'Interno, Matteo Salvini, rispondendo ad una domanda a margine della votazione in Senato sulla fiducia al nuovo governo Conte. «L'unica cosa da non fare č svendere a pezzettini Alitalia: il turismo č il nostro petrolio e noi non possiamo non avere una compagnia di bandiera forte», afferma Salvini, sottolineando poi che «se serve, su Alitalia ci sarą anche l'intervento dello Stato». Le parole di Salvini - che toccano una crisi delicata non citata da Conte nel suo intervento - arrivano poche ore dopo la pubblicazione del Rapporto e Bilancio sociale 2017 dell'Enac, che certifica un aumento del traffico l'anno scorso del 6,2%, mentre i primi tre mesi del 2018 fanno prevedere un'ulteriore esplosione dei passeggeri nei mesi estivi. Ma lo stesso rapporto sancisce anche il sorpasso dei vettori low cost davanti a quelli tradizionali e conferma Ryanair al primo posto, davanti ad Alitalia, sul podio dei vettori operanti in Italia.
IL CONFRONTO
E' probabile che nelle prossime settimane il governo affronti di petto il dossier riguardante l'ex compagnia di bandiera. Non c'č infatti da perdere altro tempo visto che i pretendenti aspettano con ansia le decisioni del governo. In pista al momento restano da un lato Lufthansa, che recentemente ha ribadito il suo interesse a crescere sul mercato italiano, dall'altro EasyJet che non molla la presa, anche se la partnership con Air France, alle prese con delicati problemi interni, rischia di indebolire la cordata. Parigi, se non interverranno fatti nuovi, sembra infatti orientata a uscire di scena, mentre non č ancora chiaro l'orientamento del fondo americano Cerberus.
Visto le indicazioni di 5 Stelle e Lega č molto probabile un intervento della Cdp in Alitalia per dare ossigeno finanziario e stabilitą alla compagnia, mentre i vettori esteri interessati all'alleanza dovrebbero accontentarsi di un ruolo da partner industriale, salvaguardano rotte e livelli occupazionali del vettore tricolore.
L'ex compagnia di bandiera ha comunque archiviato i primi cinque mesi dell'anno al top per puntualitą in Europa e nel mondo e si prepara a chiudere un buon semestre.
«L'anno scorso era data per morta, ma il malato ha reagito bene», ha detto il commissario straordinario Luigi Gubitosi, annunciando che nei primi cinque mesi Alitalia si classifica prima in Europa per puntualitą e seconda al mondo: vuol dire che «la societą funziona bene e che il personale sta reagendo bene». Inoltre, sul fronte dei ricavi passeggeri il primo semestre «sta andando decisamente bene», ha confermato Gubitosi, annunciando una serie di novitą in arrivo: il ritorno del programma MilleMiglia da gennaio, la riapertura della scuola piloti, la nuova lounge a Fiumicino, fino al lavoro che si sta facendo con Enac per l'addio alla carta d'imbarco.

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