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Pescara, 24/07/2024
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Data: 06/06/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
I commercianti accusano ancora nel mirino le fermate dei pullman

LANCIANO. Mentre la prima parte del nuovo Corso piastrellato si apre allo struscio riecheggiano gli effetti della massiccia protesta di 200 negozianti che fino all'altra mattina hanno tenuto spente le luci delle vetrine dei negozi per chiedere una città più pronta alle nuove esigenze, sicurezza compresa. I commercianti, coordinati da Giuseppe D'Autilio, passano ora dalla protesta alla proposta aprendo al dialogo con l'Amministrazione e i cittadini. «Non si possono accogliere i turisti in due fossi, alla Pietrosa e al Borgo, dice D'Autilio. Tornare a menti illuminate che un secolo fa predisposero una zona di sviluppo per accogliere viandanti e turisti al piano della stazione Sangritana, ora è dismessa. Ripristinare l'arrivo dei bus qui per poi far scendere i turisti lungo corso Trento e Trieste che collega la città nuova a quella medievale, dove trovano il Miracolo Eucaristico». Sabato sono giunti decine di pullman e un autista di Benevento ha pure ringraziato che a Lanciano non si paga la sosta. Commercio e turismo continuano a far discutere tanto che scende in campo anche l'opposizione. Sulla protesta delle vetrine Tonia Paolucci, capogruppo di Libertà in Azione, stigmatizza le considerazioni dell'assessore al Commercio Francesca Caporale che si è chiesta: «Speriamo che non ce l'abbiano con me» e poi ha contestato alcune scelte delle precedenti Amministrazioni.
«PROTESTA MAI VISTA»«Ancora questo ritornello dice la Paolucci. Forse dimentica che al governo di Lanciano ci sono da 7 anni. E' ora di smetterla di gettare fumo negli occhi ai cittadini che invece sono pienamente consapevoli delle inefficienze della giunta Pupillo. Una protesta come quella di 200 vetrine spente non si era mai vista. Una categoria si è rivoltata contro il Comune stanca di promesse inconsistenti e provvedimenti molto discutibili come la Ztl, bivacchi alle Torri Montanare, tassa di soggiorno (Lanciano non è Vasto), mancanza di manutenzione di spazi pubblici e aree verdi». Così ancora richieste di dimissioni.

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