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Pescara, 24/11/2024
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Data: 07/06/2018
Testata giornalistica: Prima da Noi
A24-A25. Strada dei Parchi dà i numeri sui lavori ai viadotti. Il video della società che spiega cosa è stato fatto per aumentare la sicurezza

ABRUZZO. Si chiama “antiscalinamento” ed è un fenomeno che si è verificato in concomitanza dei terremoti più forti interessando alcuni viadotti della A24 e A25.

Si disse che già nel 2009 il terremoto de L’Aquila non provocò per poco l’ennesima disgrazia con il crollo di viadotti che da allora si è scoperto non essere poi così solidi. Anzi così poco solidi da indurre il concessionario, Strada dei Parchi, a redigere u progetto faraonico (il primo da 7 miliardi di euro) per “raddrizzare l’autostrada abruzzese e tagliare fuori in un sol colpo i viadotti malmessi sostituiti da gallerie.

Nel frattempo non con troppa velocità si è passati alla manutenzione straordinaria trascurata per decenni e che ha portato ai lavori così bene illustrati dal video aziendale.



«Da un anno lavoriamo alla messa in sicurezza urgente dei viadotti di A24 e A25. Un lavoro enorme», spiega la società che fa capo alla famiglia Toto, «Che ha interessato i 197 viadotti delle autostrade, sotto i quali si è lavorato giorno e notte. Gli interventi antisismici hanno reso più sicure 2052 tra pile e spalle dei viadotti. È questo il piano di anti-scalinamento».



Un progetto di messa in sicurezza urgente nato dopo che l’A24 e A25 sono state funestate da ben due grandi terremoti.

A partire da quello dell’Aquila del 2009 all’ultimo di Amatrice. Con in mezzo qualcosa come 54 mila scosse sismiche definite di assestamento.

Per ridurre i tempi e i disagi sono stati aperti oltre 60 cantieri lungo il tracciato di A24 e A25.

Qui stanno lavorando oltre 760 persone, giorno e notte.



«L’obiettivo è chiaro: finire prima possibile e ridurre i disagi per i viaggiatori. Ma per noi di Strada dei Parchi quella messa in campo è soprattutto una risposta e una sfida contro il tempo, per evitare che nuove scosse telluriche possano mettere in pericolo chi viaggia in autostrada. Per questo abbiamo utilizzato qualcosa come 12,5 milioni di chili di acciaio per “blindare” con speciali culle tutti gli appoggi dei viadotti. Un’opera realizzata con due obiettivi: fare presto ma soprattutto puntare sulla sicurezza».

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