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Pescara, 24/11/2024
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Data: 07/06/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Corse della Tua per Roma. Coalizione sociale in campo. Assente (giustificato) il consigliere Pierpaolo Pietrucci che pure nei giorni scorsi aveva minacciato le barricate. Non pervenuto sul tema il vicepresidente della giunta Giovanni Lolli

L'AQUILA Sul tema del trasporto pubblico locale, e della possibile riduzione delle corse Tua dall'Aquila e Avezzano verso Roma, cui è stato dedicato un consiglio comunale straordinario, la Coalizione sociale (movimento rappresentato nell'assemblea civica dalla consigliera Carla Cimoroni) incalza la Regione.«Abbiamo chiesto», dicono i componenti della Coalizione sociale, «di far rimanere la tratta L'Aquila-Roma un servizio essenziale e per questo finanziato dai contributi regionali, come è sempre stato, rivedendo e modificando la delibera che a breve dovrebbe passare al vaglio del Consiglio regionale per diventare operativa. Per la Regione è intervenuto solo il consigliere delegato (da poche settimane) ai Trasporti a tentare di difendere la scelta - tutta politica - di escludere la L'Aquila-Roma dai cosiddetti "servizi minimi", per farla diventare "commerciale", ossia da affidare tramite gara sul libero mercato. Assente (giustificato) il consigliere Pierpaolo Pietrucci che pure nei giorni scorsi aveva minacciato le barricate. Non pervenuto sul tema il vicepresidente della giunta Giovanni Lolli. Nascosti dietro tecnicismi e timore di ricorsi, peraltro già avviati, i rappresentanti di Regione e Tua hanno tentato di rassicurare pendolari, lavoratori e cittadini dicendo che non cambierà niente, anzi il servizio migliorerà, ma sanno benissimo che per essere competitivi con i privati e stare sul mercato sarà necessario tagliare le corse. Insomma prevarranno logiche di profitto, quando invece un collegamento vitale per tante e tanti pendolari e studenti e per l'intera nostra città che ha relazioni storiche con la Capitale, privo di un'alternativa su rotaia, dovrebbe rispondere prima di tutto a logiche di garanzia, universalità ed equità di accesso e fruizione da parte della popolazione.
Una tratta che ha anche corse redditizie», incalzano dalla Coalizione sociale, «tanto è vero che in decenni di vuoto normativo hanno scatenato appetiti e rivendicazioni da parte dei privati, ma che a maggior ragione non possono essere cedute perché devono contribuire a sostenere e migliorare i collegamenti più deboli quelli delle nostre "aree interne", bellissime, complesse, vitali per l'intera regione e sempre più a rischio di spopolamento. Chiediamo ai rappresentanti regionali e soprattutto a coloro che sono espressione del territorio se c'è davvero la volontà politica di modificare la delibera, chiediamo di dimostrare coi fatti che ritengono il collegamento tra Roma e L'Aquila strategico per questa città e il suo sviluppo. Non eravamo tutti d'accordo, da anni, sul fatto che una delle direttrici per lo sviluppo fosse proprio il collegamento con la Capitale? Non si era addirittura immaginato di investire, in quest'ottica, su un collegamento ferroviario? E invece si passa al taglio dei finanziamenti per l'unico collegamento, quello su gomma».

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