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Data: 11/06/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Migranti, si cambia Salvini chiude i porti alle navi delle Ong. Conte all'attacco di Malta. Ma il vero obiettivo è la Ue

ROMA L'annuncio a sorpresa da parte del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, arriva a metà pomeriggio: la nave Aquarius di Sos Mediterranee, con a bordo personale di Msf, non è autorizzata all'attracco in nessun porto italiano, dice. Ma come si capisce col passare delle ore, il vero obiettivo del governo, più che bloccare la nave è creare un caso politico internazionale che metta in difficoltà Malta. Tanto che, in serata, Conte chiama il premier maltese Josep Muscat denunciando poi la mancata cooperazione di La Valletta. Sono le nove di sera quando, ancora in acque maltesi, l'imbarcazione viene affiancata da due motovedette della Guardia costiera italiana ed invitata a fermarsi prima di entrare in acque Sar italiane. Sulle imbarcazioni italiane ci sono anche dei medici disposti a visitare i migranti e verificare le eventuali situazioni di pericolo. Segue un comunicato del ministero dei Trasporti, il cui titolare, Danilo Toninelli è il responsabile tanto dei porti quanto della Guardia costiera: «Finché non avremo riscontro formale a queste nostre legittime richieste verso Malta e al fine di garantire un più celere e sicuro approdo nel porto attualmente più vicino, non potremo autorizzare l'ingresso in acque italiane di Aquarius».
LA MOSSA DI SALVINI
Tutto comincia ieri pomeriggio, quando Matteo Salvini scrive una lettera alle autorità maltesi, d'accordo con Toninelli, chiedendo di autorizzare l'imbarcazione a dirigersi verso La Valletta. Il premier Muscat spiega che, in sostanza, la posizione maltese di chiusura del porto non cambia. Il titolare del Viminale reagisce via twitter, lanciando l'hashtag «chiudiamo i porti» e ripetendo che la linea dell'Italia non è destinata a cambiare: «Da oggi anche l'Italia comincia a dire No al traffico di esseri umani, No al business dell'immigrazione clandestina. Il mio obiettivo è garantire una vita serena a questi ragazzi in Africa e ai nostri figli in Italia».
IL CENTRODESTRA
Passano ancora un paio d'ore e a palazzo Chigi viene convocato un vertice Nel frattempo, però, la mossa del governo riceve il sostegno di parecchi parlamentari del centro destra. Forza Italia si associa allo stop, Fratelli d'Italia invoca un blocco navale sorvegliato in mare dalle imbarcazioni della Guardia costiera. Il Pd, per bocca di Maurizio Martina attacca il governo e il premier Conte: «Prenda posizione su quel che ha deciso Salvini», dice, finché il premier in serata firma un lungo comunicato. La nave di Sos Mediterranee e Msf intanto naviga verso l'Italia, ma in serata è ancora in acque internazionali di competenza di Malta. Sull'imbarcazione, che ha concluso le operazioni di salvataggio l'altra notte, ci sarebbero 629 persone soccorse in sei diverse operazioni, tra i quali 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne in gravidanza, «nessuno in situazione di emergenza», assicura l'organizzazione. L'ong vuole evitare qualunque situazione di pericolo, dice il responsabile di Msf Italia, Marco Bertotto: «Siamo pronti ad andare anche a Malta se ci autorizzano, non vogliamo fronteggiare nessuno né affrontare blocchi navali, ma solo portare in salvo le persone soccorse». Non è chiaro quanto durerà lo stop alla Aquarius. A coordinare i soccorsi è stata l'Italia che, nell'ambito dell'operazione Themis ha l'obbligo di trovare un porto, non necessariamente sulla penisola. Se però nessun altro stato dovesse farsi avanti, l'equipaggio potrebbe evocare uno stato di emergenza. L'agenzia Onu, Unhcr ieri sera ha diffuso un comunicato chiedendo «una soluzione rapida».

Conte all'attacco di Malta Ma il vero obiettivo è la Ue

ROMA La pressione dell'Italia sull'Europa passa attraverso Malta. A fine giornata, dopo un vertice di governo durato tre ore e un «aggiustamento» tra la posizione del titolare dei Trasporti, Toninelli (competente sulla Guardia costiera e sui porti), e quello del Viminale Salvini, è il premier Giuseppe Conte a chiarire che la partita che sta giocando l'Italia, più che le navi delle ong o la Aquarius, ha come obiettivo le regole europee in tema di immigrazione. E che dunque la strategia è alimentare la tensione con La Valletta: «L'Italia si ritrova ad affrontare in totale solitudine l'emergenza - dice Conte in serata - Ho contattato personalmente Joseph Muscat, presidente del Consiglio maltese e gli ho chiesto che si facesse carico almeno del soccorso umanitario delle persone in difficoltà che si trovano sull'Aquarius. Muscat, pur comprendendo la situazione, non ha assicurato però alcun intervento anche in chiave umanitaria. Si conferma la loro ennesima indisponibilità, e anche quella dell'Europa».
L'INDISPONIBILITÀ
La richiesta di aiuti concreti alla Ue, il premier italiano l'aveva già avanzata in Canada, nel corso del G7, lasciando intravedere reazioni eclatanti, qualora il trattato di Dublino non fosse stato modificato in termini più equi. Ieri lo ha ribadito: «Il regolamento va radicalmente cambiato, è necessario un aiuto vero». E ha aggiunto che la nave Aquarius è stata affiancata da due motovedette: «È stato disposto l'invio di medici pronti a intervenire al fine di garantire la salute di tutti gli occupanti che dovessero averne necessità».
La strategia che punta più sulla contrapposizione con Malta e l'Europa di quanto non lo sia con le navi dei migranti, viene fissata nel corso del vertice a palazzo Chigi convocato ieri pomeriggio, quando la chiusura dei porti annunciata da Salvini è già la notizia principale su tutti i siti internet. Il ministro dice che la decisione è concordata con il titolare dei trasporti, Toninelli (in teoria l'unico che può bloccare i trasporti), ma il malumore è nell'aria. La riunione, nell'ufficio di Conte con la presenza di Di Maio, Salvini, Giorgetti e Toninelli, dura tre ore. Alla fine, Toninelli e Salvini firmano un comunicato congiunto in cui attaccano duramente Malta, accusandola di non aver mai partecipato ai soccorsi in mare: «Noi continueremo a salvare vite umane e loro resteranno dalla parte del torto», si legge. In serata, arriva la replica da parte del premier Muscat: «Siamo preoccupati per la direzione presa dalle autorità italiane sull'Aquarius, che è in alto mare. Vanno manifestamente contro le leggi internazionali e rischiano di creare una situazione pericolosa per tutti coloro che sono coinvolti. Malta è pienamente conforme alle regole internazionali e non accoglierà la nave nei suoi porti». Il braccio di ferro continua.
LA ROTTA
Il blocco degl sbarchi da parte del Viminale è usato come un ariete sull'Unione europea, ma anche su tutti quegli organismi, Onu compreso, che poco hanno fatto per venire incontro all'emergenza italiana. «L'Europa deve battere un colpo, questa vicenda dimostra che siamo stati lasciati soli - interviene anche il vice premier Luigi Di Maio - Mentre noi siamo stati disposti per anni ad accogliere migliaia di migranti, Malta non è disponibile ad accoglierne centinaia. Questa Europa non è solidale».
Ed è per questo che Salvini è entrato a gamba tesa sulla vicenda, «perché se si svuole che lo scandalo internazionale scoppi davvero - ha spiegato ai suoi - non può essere autorizzato l'attracco, né l'ingresso nella Sar italiana». Tutto questo mentre la nave è ferma in mezzo al mare e da La Valletta continuano a non arrivare comunicazioni formali.

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