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Pescara, 24/07/2024
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Data: 13/06/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Per Pd e Forza Italia segnali di ripresa la chance ballottaggio

PESCARA I due grandi sconfitti delle elezioni politiche del 4 marzo, Pd e Forza Italia, rialzano la testa dopo il voto di domenica, augurandosi di aggiungere un brindisi con le bollicine ai ballottaggi del 24 giugno, decisivi a Silvi e a Teramo per la scelta del sindaco. Le ragioni sono naturalmente opposte: da un lato la brusca frenata del M5S, con il conseguente ritorno del Pd che, proprio a Teramo e a Silvi, porta il proprio candidato a giocare i tempi supplementari per la corsa a sindaco. Dall'altro il centrodestra, dove Forza Italia torna protagonista di quella alleanza che ha sempre portato bene in Abruzzo e che il contratto di governo tra la Lega di Matteo Salvini e il M5S di Luigi Di Maio sembrava avere minato alle radici, creando legittime preoccupazioni anche in vista delle prossime regionali.
Il voto di domenica sembra avere invece rimesso le cose a posto, e a confermarlo c'è anche la recente dichiarazione di Salvini, quando ha detto che la Lega non chiederà il sostegno del M5S ai propri candidati per i ballottaggi nei Comuni. Messaggio passato non proprio inosservato soprattutto in Abruzzo, ormai non lontano dal prossimo, importantissimo test elettorale. Lo si capisce anche dall'ottimismo con cui il coordinatore regionale e senatore di Forza Italia, Nazario Pagano, commenta il dato delle elezioni comunali: «Questi risultati sono indicativi sia del fatto che il centrodestra si conferma come forza di maggioranza in Abruzzo, sia della centralità di Forza Italia, capace di raccordare e guidare la coalizione. E' altresì evidente - continua Pagano - come il M5S si stia sgonfiando rispetto ai risultati delle politiche, segno che i cittadini sono in grado di riconoscere chi lavora davvero ogni giorno per il territorio, con serietà e senza fare demagogia o promesse irrealizzabili».
MESSAGGIO E qui arriva il messaggio più forte, che suona come un appello a ritrovare, anche in Abruzzo, quel collante smarrito tra i sanpietrini Capitale: «Forza Italia, insieme ai suoi alleati della Lega e di Fratelli d'Italia, continuerà il lavoro svolto finora, concentrandosi sui ballottaggi. Dall'altra parte c'è Marco Rapino, il segretario regionale del Pd. Un partito che dopo il voto delle politiche sembrava essere tornato alla marginalità del 2009 in Abruzzo, quando le inchieste delle procure avevano fortemente minato la fiducia del proprio elettorato, e ora sembra riprendere fiato: «Il Pd - commenta Rapino - vince nelle città di Alba Adriatica e Loreto Aprutino e va al ballottaggio a Teramo e Silvi. In provincia di Pescara abbiamo riconfermato tutti i Comuni che amministravamo. La vera sfida - sottolinea il segretario - continua a essere con il centrodestra, sempre più a trazione leghista, lontano dai valori che hanno ispirato la nostra nazione». Poi c'è l'altro avversario da tenere a bada ma con qualche preoccupazione in meno, oggi, rispetto a ieri. «Il Movimento 5 stelle - osserva ancora Rapino - è il grande sconfitto di questa tornata delle amministrative: solo tre mesi fa aveva raccolto in Abruzzo oltre il 40% dei consensi, mentre oggi è in caduta libera». L'appello del segretario Pd, che con il voto del 4 marzo aveva abbandonato il recinto per abbracciar le stelle, è a questo punto scontato: «Tornate da noi».

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