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Pescara, 24/07/2024
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Data: 16/06/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Verso il ballottaggio - Morra, apertura a Cavallari: sarebbe un buon vicesindaco. Lo ha detto durante il confronto con l'altro candidato sindaco andato in onda su Teleponte. D'Alberto: «La mia giunta sarà di persone nuove. Scelte condivise ma alla fine decido io»

TERAMO Di apparentamenti ufficiali, almeno pubblicamente, non se ne parla. Le trattative, però, proseguono febbrili e gli accordi, con intensità ed effetti da definire, restano sulla scena dell'ultima fase della campagna elettorale. Ad aprire la prospettiva di un accordo tra il centrodestra e "Bella Teramo" è il candidato sindaco Giandonato Morra in corsa per il ballottaggio. Durante il dibattito con l'avversario di centrosinistra Gianguido D'Alberto, andato in onda ieri sera su Teleponte, condotto da Fabio Capolla e incentrato anche sui temi programmatici proposti da "CittadinanzaAttiva", l'aspirante primo cittadino ha promosso il suo ex avversario del primo turno Giovanni Cavallari. «Sarebbe un buon vicesindaco per qualità umane e professionali», rivela Morra davanti alle telecamere, «con la sua lista, da solo, ha ottenuto un risultato importante per questa città». Il candidato usa il condizionale, richiama l'urgenza di distogliere l'attenzione dal gossip su «poltrone e giochi sotterranei», ribadisce la sua contrarietà ad apparentamenti formali, ma di fatto apre uno scenario che lo vedrebbe protagonista di un ticket politico con l'ex esponente del Pd in rotta da anni con il partito. Morra rafforza il concetto qualche minuto dopo, sempre nel corso del faccia a faccia televisivo con D'Alberto, quando rimarca la centralità della figura del vicesindaco pur non facendo nomi questa volta. «È una scelta importante», sottolinea, «è la persona che sostituisce il sindaco nei rari casi in cui fosse assente». L'elogio di Cavallari e la strategicità del ruolo a cui è stato associato, anche se in ipotesi, fa supporre un accordo vicino se non ormai fatto. Il termine per gli apparentamenti ufficiali scadrà domani e Morra non fa altro che ripetere di non essere interessato a questa soluzione, anche perché nella ripartizione dei seggi in maggioranza sacrificherebbe eletti del suo schieramento per lasciare spazio a sostenitori dell'ex candidato eventualmente aggregato. C'è però un'altra settimana di campagna elettorale per perfezionare intese che non si dovessero chiudere a stretto giro.D'altra parte il centrodestra ha già un'idea abbastanza precisa di come sarà la nuova giunta in caso di vittoria. I nomi circolano già da un paio di giorni e Morra definisce l'assetto, per quanto allo stato embrionale, «un mix di esperienza e cambiamento che realizza il rinnovamento competente» suo cavallo di battaglia in campagna elettorale. Anche D'Albero, almeno stando alle dichiarazioni pubbliche, non lascia spazio ad apparentamenti. «Parliamo con i cittadini», spiega, «e con chi vuole davvero la discontinuità con il passato, senza snaturare il civismo che ispira il nostro progetto». Le intese, insomma, sono possibili solo sui programmi e non sullo «scambio di poltrone». D'Alberto resta abbottonato sulla composizione della nuova giunta. Non dà numeri, se non per precisare che la sua squadra sarà «molto più snella» dell'amministrazione decaduta a dicembre. Fornisce, però, qualche spunto sull'identikit dei suoi assessori. «Saranno tutte persone nuove», assicura e così esclude di fatto ex amministratori delle giunte di centrosinistra. «Daremo un segnale di forte rinnovamento anche in questo senso», spiega il candidato sindaco, «la giunta sarà comunque a tempo pieno, per accentuarne la responsabilità». Altra caratteristica su cui punta l'aspirante primo cittadino del centrosinistra è la competenza dei potenziali assessori. «La scelta non sarà legata ai voti di preferenza o alla spartizione tra le liste», assicura, «sarà condivisa, ma deciderà il sindaco».

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