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Pescara, 24/07/2024
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Data: 17/06/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Subito la flat tax per le partite Iva»

ROMA Sulla Flat tax il governo prepara la prima mossa. Un segnale da dare subito, entro agosto. Con un provvedimento ad hoc o magari saltando sul «decreto dignità» al quale sta lavorando il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio. Ad annunciare l'intenzione è stato ieri intervistato su Sky da Maria Latella, il vice ministro dell'Economia Massimo Garavaglia. L'idea, ha spiegato, è quella di «allargare modelli di sistemi forfettari per fatturati ridotti di pmi e partite Iva». Il riferimento è alla tassa piatta del 15% che oggi pagano gli autonomi e i professionisti che hanno fatturati limitati, tra i 30 e i 50 mila euro a seconda del settore di appartenenza. Lo scorso anno hanno utilizzato il regime semplificato 930 mila contribuenti. «La platea», ha aggiunto Garavaglia al Messaggero, «può essere allargata sia facendo salire le soglie di fatturato, sia agendo sui requisiti. Io ho già delle simulazioni, ma non ne parlo perché si tratta di una decisione politica». Secondo alcune stime per raddoppiare la platea dei beneficiari servirebbero tra 1 e 1,5 miliardi di euro. Nello stesso provvedimento, ma sul punto nel governo inizia ad esserci qualche prudenza, potrebbe arrivare anche la pace fiscale, la sanatoria delle vecchie cartelle esattoriali che, ha confermato Garavaglia, «è allo studio». L'operazione va però ancora approfondita sia per valutare bene il gettito potenziale, che sarebbe ben al di sotto dei 50 miliardi ipotizzati, sia per evitare che si sovrapponga alle due tranche di rottamazione delle cartelle ancora in corso (proprio ieri l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha iniziato a rispondere ai 950mila contribuenti che hanno chiesto di aderire alla rottamazione bis). In ogni caso, ha assicurato Garavaglia, non si tratterà «assolutamente» di un condono. Nessuna tentazione quindi di cedere a vecchie formule come il condono tombale del 2003, che portò nelle casse dello Stato 34,1 miliardi.
LE PENSIONI
Garavaglia ha anche parlato della revisione della legge Fornero. Gli interventi sulle pensioni, ha spiegato, arriveranno «di sicuro con la legge di Bilancio». «Io - ha sottolineato il vice ministro della Lega - farei prima la flat tax, per fare entrare più gente possibile nel mondo del lavoro e far nascere nuove partite Iva, un tema collegato al reddito cittadinanza, però viene percepita come una priorità anche la Fornero quindi penso che alla fine le cose andranno di pari passo». Sull'idea di abolire completamente i limiti all'uso del contante, lanciata da Matteo Salvini, Garavaglia ha aperto, ma ha ammesso che della questione sarà necessario parlarne prima con gli alleati di governo. «Come dice correttamente Di Maio» la questione del contante «non faceva parte del contratto ma» è un tema «su cui possiamo ragionare insieme», ha detto il vice ministro dell'Economia.
Il pacchetto fiscale estivo al quale lavora il governo, insomma, si sta allargando. Già nei giorni scorsi Di Maio aveva annunciato il superamento dello spesometro, del redditometro e degli studi di settore (materie tra l'altro del dicastero dell'Economia). Adesso si sono aggiunte l'anticipo di flat tax e, eventualmente, la pace fiscale. .

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