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Pescara, 24/07/2024
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Data: 27/06/2018
Testata giornalistica: Il Centro
D'Alberto: ricostruzione e trasporti le mie priorità. Monito agli alleati: «La città non può sopportare ulteriori litigi, ora si governa»

TERAMO «La mia amministrazione non sarà di sopravvivenza». Il segno immediato di discontinuità con il passato che il nuovo sindaco Gianguido D'Alberto intende dare nel suo mandato è nel metodo, prima ancora che nel merito. A poche ore dallo spoglio per il ballottaggio che l'ha visto prevalere su Giandonato Morra del centrodestra con il 53,26% dei consensi, il primo cittadino eletto alla guida di alleanza civica e Pd, durante la diretta Facebook nella redazione del Centro, indica una strada diversa rispetto a quella delle conflittualità che hanno affossato la passata amministrazione. «La città non sopporterebbe ulteriori litigi», spiega, «non lo merita e sarebbe l'anticamera del tracollo definitivo».
ALLA PROVA DEI FATTI. D'Alberto ostenta sicurezza. «Ho parlato chiaro con la mia coalizione», tiene a precisare, «un'ulteriore fase di litigiosità è intollerabile: anzi, sui grandi temi ci sarà una dialettica aperta e costruttiva anche con le forze di opposizione». Il primo banco di prova però sarà la formazione della giunta, che rischia di accendere tensioni tra i gruppi di maggioranza. «Non arriveremo al numero massimo di nove assessori, evitando così di ripercorrere l'esperienza negativa del passato», fa sapere il sindaco, «così il criterio di scelta non sarà basato sulle preferenze ma sulla competenza e sulla capacità di legare le deleghe al programma». Da escludere, stando alle intenzioni manifestate da D'Alberto, sono anche «lottizzazioni e condizionamenti» nell'affidamento degli incarichi operativi. «La mia autonomia sarà piena», assicura, «avrò le mani libere». Il sindaco sottolinea di aver già messo le cose in chiaro con gli alleati civici e del Pd. «Sulla capacità di valutazione autonoma, pur garantendo la massima condivisione delle scelte», scandisce, «si fonderà tutta l'azione amministrativa: altrimenti rischiamo di rimanere incastrati nelle gabbie dei ricatti come avvenuto nel recente passato.
SI CAMBIA ASSETTO. Del numero degli assessori D'Alberto per ora non parla, ma fornisce qualche anticipazione sulle deleghe. «Ne affiderò una specifica sulla partecipazione», afferma, «perché si tratta di un aspetto centrale, non complementare, che insieme alla legalità è al primo punto del nostro programma». La riorganizzazione della giunta, dunque, vedrà una distribuzione organica degli incarichi. «Lo spacchettamento delle deleghe ha comportato difficoltà operative», evidenzia il primo cittadino che, come esempi, cita il riaccorpamento delle competenze su università, pubblica istruzione e una relazione più stretta tra urbanistica, lavori pubblici e pianificazione territoriale. «Il rapporto tra gli interventi sulle scuole e la programmazione che abbraccia l'interno territorio è basilare», avverte D'Alberto, «perché la comunità o cresce insieme o non cresce affatto.
FRAZIONI E PARCHI. Questo discorso vale anche per la connessione tra aree periferiche e centro. La frazioni avranno una delega associata ad altre funzioni attribuite a uno dei nuovi assessori, anche nella prospettiva di accentuare la partecipazione dei cittadini e dei comitati civici alle scelte. «Attiveremo un regolamento dei beni comuni», fa sapere il sindaco, «con una programmazione chiara e trasparente che ponga fine agli interventi spot realizzati finora nelle diverse zone a seconda della vicinanza politica all'assessore o al consigliere di turno». D'Alberto punta anche sul potenziamento del trasporto pubblico, tramite la partecipazione a bandi di prossima emissione che garantiranno finanziamenti per questo servizio che dovrà contribuire a «ricucire le frazioni al resto del territorio comunale». Il coinvolgimento dei privati e la partecipazione diretta dei cittadina torna nel programma del sindaco anche per la gestione dei parchi fluviali e della villa comunale. «L'interesse pubblico resterà prevalente», osserva, «ma queste enormi risorse ambientali vanno valorizzate con il contributo di tutti». La villa comunale, dunque, ospiterà eventi «compatibili con le sue caratteristiche» e vedrà riqualificato l'orto botanico che ospita al suo interno. D'Alberto sdogana anche la proposta dei Cinque Stelle sul "baratto amministrativo" che assicura sconti fiscali ai cittadini impegnati nella gestione di spazi e beni pubblici. «È una soluzione che abbiamo votato quando eravamo insieme all'opposizione, non vedo perché non vada più bene per il futuro», chiarisce sviando il sospetto di un ammiccamento ai grillini per il presunto aiuto ricevuto al ballottaggio.
RICOSTRUIRE. L'emergenza principale resta però quella innescata dal terremoto. Alla ricostruzione il sindaco dedicherà una delega apposita su cui la sua riflessione sarà approfondita. «Prenderò tutto il tempo a mia disposizione per decidere», fa sapere il primo cittadino che potrebbe anche tenere per sé questo incarico. Di sicuro il Comune dovrà avere un ruolo centrale nella gestione nelle procedure ricostruttive. «Saremo di stimolo per l'ufficio speciale della Regione», osserva D'Alberto, «ma creeremo anche una rete con l'Ater per il recupero delle case popolari.
NUOVI EQUILIBRI. Da ridefinire ci sono i rapporti con le forze di maggioranza, a cominciare dal Pd. «Vanno trovati gli equilibri, ma la linea è chiara» , conclude il sindaco, «ed è quella della coerenza con il progetto». Ai Dem il sindaco riconosce il coraggio di aver preso posizione, ma ricorda che la sua proposta nasce e resta civica.

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