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Pescara, 24/07/2024
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Data: 28/06/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Ciclovia al posto del tram-treno: città divisa. D'Alessandro (Pd): idea compatibile, decidano i lancianesi. Di Campli Finore (Ali): le priorità sono altre

LANCIANO «Per l'ex tracciato Sangritana quella del tram-treno non è l'unica proposta». Il deputato Pd ed ex consigliere regionale con delega ai trasporti, Camillo D'Alessandro, interviene sulla questione rilanciata nei giorni scorsi dal sindaco di Lanciano, Mario Pupillo che, invece del tram-treno o di una metropolitana di superficie considera che sia meglio prevedere una ciclovia sui binari ormai non più utilizzati, in coerenza con quanto si sta facendo con la Via Verde della Costa dei trabocchi e il progetto Abruzzo Bike to coast. «Come ho scritto anche in una recente pubblicazione», riprende D'Alessandro che ha ribadito che sul tracciato, per l'ipotesi tram-treno siano disponibili 3 milioni di euro, «è stato valutata una evoluzione progettuale che prevede l'uso del filobus, soluzione flessibile che consentirebbe facilmente al mezzo pubblico di raggiungere aree non servite dal binario, ad esempio il quartiere Santa Rita. La proposta della ciclovia è assolutamente compatibile con la proposta progettuale del filobus», considera ancora il parlamentare, «ma dovrà decidere la città. Io non rinuncerei alla soluzione di trasporto pubblico locale sul tracciato perché è una soluzione che abbatte emissioni in atmosfera e le polveri respirate e velocizza il trasporto pubblico locale». Critico sulla scelta dell'amministrazione Pupillo è invece il rappresentante di Ali (Alleanza Liberaldemocratica per l'Italia), Antonello Di Campli Finore: «Le priorità della città sono altre, non certo la ciclovia», interviene, «le conseguenze di una errata pianificazione del territorio diventano errori che pagherà la comunità». Di Campli Finore stigmatizza anche «l'estrema invadenza di associazioni nelle decisioni di scelte strategiche della città quando, seppur importanti, queste associazioni dovrebbero essere relegate a ruolo consultivo e non decisionale. Se si vuole realizzare la ciclovia», prosegue l'esponente di Ali, «bisognerà rivedere alcuni tratti di tracciato che in molte zone della città ha reso impossibile lo sviluppo urbanistico. La ciclovia dovrebbe quindi avere un'altra sede e un percorso adatto. Se proprio si vuole fare un discorso ambientalista e di mobilità dovrebbe invece essere ripristinato il treno poiché i potenziali ciclisti non riuscirebbero a compensare gli alti costi di manutenzione di una ciclovia».

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