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Pescara, 24/07/2024
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Data: 29/06/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Tasse non versate dopo il sisma I partiti vanno alla guerra totale. D'Eramo attacca alleati ed avversari «Operazione di sciacallaggio politico». Vacca: «C'è l'impegno del governo di poter dare una risposta a breve»

La sinergia istituzionale se n'è andata a farsi friggere. Ormai la questione della restituzione delle tasse non versate dopo il sisma, intimata dall'Europa alle imprese, è tutta politica. Lo si è visto ieri, con l'annunciata bocciatura in aula, al Senato, degli emendamenti che i vari partiti si sono intestati, per alzare il tetto del de minimis, ovvero degli aiuti fiscali erogabili in un triennio, da 200 a 500 mila euro. Un passaggio che avrebbe consentito di risolvere gran parte del problema (ma non tutto) riducendo la platea delle imprese coinvolte. Non è accaduto nulla di diverso rispetto a quanto preannunciato dai lavori in Commissione Atti urgenti del Senato, ma D'Alfonso ha tuonato (annunciando una conferenza stampa per oggi): «Esprimo tutta la mia riprovazione. Il Governo ha cassato l'emendamento nonostante le rassicurazioni. Si tratta di una condotta irresponsabile». Gli ha fatto eco Stefania Pezzopane: «E' un fatto molto grave. Una vera doccia fredda. Si tratta di una scelta in netta contraddizione con la propaganda fatta in campagna elettorale». Nazario Pagano, di Forza Italia, ha detto che «la scelta di bocciarlo è stata completamente illogica. Ancora una volta, mi viene da pensare che questo governo non faccia seguire i fatti alla propaganda». Il Pd, per bocca del segretario cittadino Stefano Albano, ha chiesto un consiglio comunale straordinario. Gaetano Quagliariello, senatore di Idea iscritto al gruppo di ForzaItalia, ha parlato di «errore concettuale»: «L'esecutivo ha infatti collegato il tema della soglia del de minimis, che è questione di interpretazione normativa e temporale, alla contestazione degli aiuti di Stato da parte della Ue, contestazione assurda ma che rispetto al de minimis non è mai stata sollevata». Durissima la risposta della Lega, affidata al deputato aquilano Luigi D'Eramo: «E' in atto una maldestra operazione di sciacallaggio politico. La linea è ormai tracciata: l'interlocuzione con il governo, a cui il sottoscritto e la componente parlamentare della Lega stanno lavorando alacremente, precederà quella con l'Europa, così come sancito anche dal tavolo tecnico presieduto dal sindaco Biondi e dal vice presidente della giunta regionale Giovanni Lolli. A fronte di questo, non si comprendono le dichiarazioni di alcuni esponenti politici che oggi attaccano il governo per la mancata approvazione di atti su cui si è già ampiamente dibattuto in Commissione. Mi riferisco in particolare a Nazario Pagano, che mai ha partecipato a una sola riunione del tavolo tecnico pur essendo regolarmente invitato o al governatore Luciano D'Alfonso, che nonostante ricopra ancora, ingiustificatamente, un doppio ruolo istituzionale, ha disertato regolarmente il tavolo e ora tenta un maldestro recupero spostando l'attenzione dalle spoliazioni perpetrate ai danni dell'Aquila a una vicenda di cui conosce poco e niente. E, infine, mi riferisco a Stefania Pezzopane, la quale è stata informata pedissequamente dal sottoscritto sui modi e sui tempi dell'incontro con il governo, essendo la stessa parte integrante della delegazione, ma nonostante questo preferisce abbandonarsi a dichiarazioni di stampo politico del tutto fuorvianti. Una nota a parte merita il Pd che dimentica i lunghi anni in cui è stato al governo del Paese e della città senza aver trovato soluzioni». Max Maria Fiamma, di Apindustria, ha accusato il senatore abruzzese Primo Di Nicola: «Grazie a lui e a Lega e M5S tocca ricominciare tutto da capo».

Vacca: «C'è l'impegno del governo di poter dare una risposta a breve»

«Il no della Commissione è motivato da una carenza dal punto di vista normativo agli emendamenti presentati, ci sarà una proposta da parte del governo in linea con le norme europee e ovviamente con una risposta certa». Così il sottosegretario ai beni culturali e al turismo, il pentastellato abruzzese Gianluca Vacca, ha commentato la questione tasse al termine della visita di ieri nel centro storico. «C'è un impegno del governo ad affrontare la problematica a breve, dando delle risposte compatibili con la normativa europea e c'è l'impegno ad elaborare una risposta nell'immediato, ricordo che questo decreto nasce dal precedente governo, è un decreto molto sintetico che noi abbiamo deciso di ampliare per dare alcune risposte», ha concluso Vacca. Il sottosegretario ha dichiarato di voler seguire molto da vicino la ricostruzione, ha annunciato imminenti novità per le chiese e i lavori privati, assunzioni per gli uffici regionali dei beni culturali, ha sottolineato l'importanza dell'Aquila («E' un luogo identitario»).

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