Presto un sopralluogo a Sassa nei luoghi dove la soppressione del passaggio a livello e la nuova viabilità hanno messo in croce popolazione e attività. Gianluigi De Carlo, dirigente di Rfi, in una seconda missiva indirizzata a una cittadina, Maria Scarsella, si dice disposto a toccare con mano il disagio della popolazione, rinnovando la disponibilità ad un sopralluogo congiunto con le autorità locali. A proposito di autorità locali, nulla si è mosso da allora. Cittadini e comitato che raccoglie Paesi Nostri e FrAzioni FraIntese si muovono parallelamente e continuano a chiedere alcune opere ritenute fondamentali : 2 rotatorie, marciapiedi, illuminazione, attraversamenti pedonali, verde e tratturo. Dall'altro lato si continua a pungolare il Comune affinché si faccia garante spingendo Rfi a trovare delle soluzioni alleviative.
Dal punto di vista di Rfi tutto è stato fatto correttamente scrivono e De Carlo ha ricordato che nella conferenza dei servizi le convocazioni, fatte dapprima dal commissario delegato e poi da quello per la ricostruzione, erano rivolte a tutti i soggetti interessati e la cosa sarebbe verificabile accedendo ai documenti. Per questo l'obiettivo del comitato locale è anche avere un'audizione in Regione con Comune, De Carlo e l'ingegner Del Vasto. Rfi , altro dato non di poco conto, respinge al mittente le perplessità circa i possibili allagamenti dicendo che sono aspetti di competenza propri che sono stati oggetto di prescrizione provvedendo ad installare pompe adeguatamente dimensionate. De Carlo scorre gli atti e li cita nella lettera parlando di incontri pubblici con la popolazione nel 2010. La sensazione è che tutto sia stato fatto passare un po' in sordina perché comunque il dato ed è inequivocabile è che in molti tra la popolazione non sapevano vista la sollevazione di oggi. De Carlo fa riferimento anche alle planimetrie del progetto e si discosta dalla valutazione della popolazione che è certa che il progetto abbia peggiorato la viabilità dell'area. Certo, anche secondo il dirigente, non si può escludere a priori che un provvedimento non necessariamente di natura infrastrutturale possa dare un certo sollievo.