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Data: 03/07/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Tasse e L'Aquila, ora la battaglia si sposta alla Camera. Il Pd al governo: «Niente sciacallaggio ma si vuole scippare la soluzione»

Comincia oggi una settimana fondamentale per la vicenda della restituzione delle tasse non versate dopo il sisma, la cui restituzione è stata intimata dall'Europa alle imprese che non fossero in grado di dimostrare il nesso di causalità sisma-aiuti fiscali ricevuti, in ogni caso fino al tetto del de minimis di 200 mila euro. Oggi, ma più probabilmente domani, verrà infatti incardinata nella Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera la discussione sull'emendamento, bocciato in Senato sia in Commissione atti urgenti che in aula, che avrebbe innalzato la soglia del de minimis da 200 a 500 mila euro, diminuendo drasticamente la platea di imprese interessate dalla restituzione. Una bocciatura figlia del no arrivato dal governo. Ieri sul tema il Pd, attraverso la deputata Stefania Pezzopane e il segretario cittadino Stefano Albano, ha tenuto una conferenza stampa.
La Pezzopane, che come Luigi D'Eramo della Lega fa parte della commissione che discuterà il provvedimento, ha detto ieri che «il rammarico per quanto accaduto in Senato è enorme»: «Sull'emendamento avevano lavorato insieme forze politiche e sociali, ed era frutto di un'elaborazione tecnica di alto profilo. La sensazione forte ha detto la Pezzopane sotto il piano politico è che non ci siano ancora soluzioni che, invece, si vogliono scippare al Parlamento e al territorio. Sappiano, costoro, che non ci è mai fregato niente di queste cose, non siamo innamorati degli emendamenti, io stessa mille volte li ho dati al governo affinché ne facesse un testo proprio. Il problema è che forse la soluzione è più complessa anche rispetto a quanto detto da Salvini, che aveva imperversato in città dicendo che avrebbe risolto il problema non appena insediato». La Pezzopane ha annunciato battaglia in commissione: «La soluzione era a portata di mano, già in Commissione. A differenza di ciò che si sostiene, ovvero che c'è bisogno di trattare con l'Europa. Sull'aiuto di Stato ci sta, ma l'interpretazione della norma è italiana: nel 2011 il de minimis era a 500 mila euro, solo per il giorno di pubblicazione della legge noi ci siamo trovati nei 200 mila euro. E' una competenza dello Stato italiano, essendo la norma approvata e pubblicata qui. Il tema finale, quello sì, dell'aiuto di Stato, è un tema a trattazione europea. Il Parlamento ha tutte le competenze per esprimersi sulla questione de minimis, ma si dica la verità: probabilmente ora c'è un problema di coperture finanziarie, non è giusto accusare chi sta lavorando di speculazioni politiche». Sulle recenti polemiche la Pezzopane ha detto che «con D'Eramo siamo in commissione insieme e finora abbiamo lavorato bene» e che se non dovesse far parte della delegazione che incontrerà il sottosegretario Giorgetti (data ancora incerta) «ma se non dovesse essere così non ne farò un tema».
Albano, dal canto suo, ha invocato la «massima mobilitazione», «Lega e 5S stanno facendo passi indietro rispetto alla netta contrapposizione con l'Europa annunciata in campagna elettorale», «D'Eramo è in atteggiamento difensivo» e «non c'è sciacallaggio politico».

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