ABRUZZO. File così si vedono solo pochissimi giorni l’anno.
E’ il 2 luglio 2018 e sono tutti ansiosi di partire per le vacanze. Tutto “normale”...
In massa hanno prenotato da mesi i voli in partenza dall’aeroporto d’Abruzzo per le mete collegate oggi come Francoforte, Bucarest , Varsavia, Bruxelles e Catania, Cracovia.
Per lo più sono abruzzesi, mentre solo poche decine arrivano da fuori regione per imbarcarsi.
Sono tutti lì e vorrebbero partire subito ma gli addetti agli sportelli per l’imbarco sono pochi e non sono riusciti a gestire l’enorme afflusso (più che prevedibile) e così le attese si sono allungate anche oltre le due ore.
Tra le cose notate la scarsa assistenza ai viaggiatori in partenza e la mancanza dell’aria condizionata all’interno dei locali dell’aeroporto.
Foto che potrebbero rallegrare chi da anni propaganda un rilancio dell’aeroporto gestito dalla società pubblica Saga e che solo di recente ha aggiunto qualche rotta appetibile a quelle storiche.
In realtà ci saremmo trovati dinanzi ad una vera buona notizia se la fila fosse al contrario: tutti in coda per uscire dall’aeroporto, il che sarebbe stata la prova tangibile delle frotte di turisti in arrivo in regione pronti a soggiornare, spendere e far girare gli ingranaggi dell’industria turistica locale.
Invece, sono “solo” tanti abruzzesi che partono per andare ad ingrassare altri ingranaggi.
L’aeroporto è una gran cosa e voli per mete blasonate sono una gran comodità, basta ricordare che comunque costano decine di milioni a tutti.
Specialmente quelli che in aeroporto non mettono piede.