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Pescara, 24/11/2024
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03/07/2018
AbruzzoWeb
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Consiglio: ok a legge commercio e garante. Infanzia, la maggioranza si ricompatta. Seduta produttiva: via libera anche a fondi contro incendi, a norma contro delocalizzazioni, seconda fumata nera per garante detenuti
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L'AQUILA - Dopo dieci anni di attesa, il consiglio regionale abruzzese ha oggi approvato il Testo unico del commercio, importante strumento di semplificazione che sostituisce ben 21 leggi. Via libera anche alla norma per la nomina del garante per l’infanzia e l’adolescenza, ai fondi per contrastare gli incendi, alla legge che dà dare priorità ai cittadini italiani e agli stranieri residenti di lungo corso nell'accesso alle case popolari, alla norma per contrastare le delocalizzazioni.
E sono solo alcune della lunga sfilza di leggi approvate oggi all'Emiciclo, particolarmente proficuo, e dove la maggioranza di centrosinistra ha ritrovato i numeri e la compattezza, visto che gli ex assessori Donato Di Matteo, ex Pd ora in Abruzzo civico e Andrea Gerosolimo, anche lui di Ac, hanno avuto questa volta un atteggiamento collaborativo, come pure il terzo "dissidente" Mario Olivieri, terzo esponente di Ac, che è rimasto in aula fino all'ultimo, cosa che non accadeva da tempo.
Parte importante dei provvedimenti approvati hanno poi visto la convergenza tra maggioranza e opposizione.
Anche il presidente della Regione e senatore Luciano D'Alfonso è rimasto in aula, senza andare via a seduta in corso, come accaduto negli ultimi consigli, per recarsi a palazzo Madama a Roma, facendo mancare però il suo determinante voto.
Fumata nera invece per la nomina del garante dei detenuti, visto che nessuno dei candidati, in primis l'esponente radicale Rita Bernardini, sostenuta dalla maggioranza, neanche alla seconda votazione, dopo quella della settimana scorsa, ha raggiunto i due terzi dei voti.
Approvato anche il Piano Strategico per il turismo in Abruzzo per il triennio 2017-2019, un provvedimento atteso dal 2012 e una variazione di bilancio che aumenta la dotazione finanziaria della legge 77 del 2000 riguardante la costruzione e l’ammodernamento delle strutture ricettive regionali, con grande soddisfazione del neo assessore Giorgio D'Ignazio, esponente delNuovo centro destra da poco passato dalll'opposizione alla maggioranza.
E' stato poi stanziato con un emendamento un contributo di 100 mila euro per l’anno 2018 alla Provincia dell’Aquila per lavori infrastrutturali urgenti sulla della strada provinciale 17 “del Parco nazionale d’Abruzzo”, in corrispondenza del Ponte sul fiume Giovenco, e al km 5+790 della Strada provinciale 2 “del Lago di Campotosto”. Firmatari i consiglieri regionali Maurizio Di Nicola di Centro democratico e Pierpaolo Pietrucci.
Altri 30 mila euro vanno alla predisposizione del Programma Triennale dei Servizi di trasporto pubblico locale, 235 mila euro per ciascuna delle annualità del triennio 2018 2019 e 2020, a favore delle ex biblioteche provinciali, 600 mila euro come contributo straordinario in favore del centro di ricerca regionale Ciapi.
Approvata anche una norma a tutela e valorizzazione dell’apicoltura, a firma di Di Nicola, che ha il duplice scopo di sostenere lo sviluppo dell’apicoltura, in aderenza al quadro normativo nazionale ed europeo vigente, e di favorire la figura del piccolo produttore di miele quale figura importante e strategica nell’economia agricola regionale.
La legge approvata oggi, inoltre, mira a tutelare l’ambiente naturale abruzzese e la sua biodiversità, per via dei possibili effetti positivi sulla formazione di nuove colonie di api, indispensabili per l’ecosistema abruzzese in ragione del loro fondamentale ruolo nei processi di impollinazione.
LA NUOVA LEGGE DEL COMMERCIO
La riforma del commercio approvata oggi tra le altre cose stabilisce l’abrogazione di 21 leggi regionali. A votare a favore la maggioranza di centrosinistra e la opposizione di centrodestra, astenuti i consiglieri pentastellati.
Tra le altre novità del provvedimento atteso dal 2008, figurano l’introduzione di misure specifiche in materia di regolarità contributiva, la moratoria sulla grande distribuzione fino al 31 dicembre del 2021 e la definizione di “Negozio Storico”.
Soddisfatti gli esponenti di maggioranza, il vice presidente con delega alle attività produttive Giovanni Lolli (Pd), il vice presidente del Consiglio regionale Lucrezio Paolini (Idv) che è anche presidente Comitato per la legislazione, il consigliere di Regione Facile Lorenzo Berardinetti, che è anche assessore alle Aree interne ed ex presidente commissione commercio e attività produttive, e il consigliere del Pd Antonio Innaurato, attuale presidente della commissione Commercio.
“Si tratta di una vera e propria svolta per il commercio regionale che da anni attendeva una riforma organica che entrasse nel merito delle questioni più importanti per questo settore – spiegano in una nota -. L’iter del Pdl è stato complesso, ma caratterizzato in tutto il suo dispiegarsi dalla ricerca del più ampio coinvolgimento e consenso, sia tra gli ‘addetti ai lavori’, oltre agli uffici competenti sia della Giunta che del Consiglio Regionale, sia tra la maggioranza e l’opposizione”.
“Con questo provvedimento– spiegano i rappresentanti della maggioranza – abbiamo posto le basi per il rilancio di questo settore strategico per l’economia regionale ponendo fine ad anni di deregulation. Il commercio è un settore che meritava attenzione e con questo provvedimento siamo certi di aver dato alcune risposte che da anni gli operatori chiedevano al legislatore regionale”.
I consiglieri di Fi Lorenzo Sospiri, capogruppo, e Mauro Febbo, in una nota, sottolineano che “questa approvazione rende la nostra regione più moderna e tutela una categoria di lavoratori come ambulanti e artigiani che in questi anni hanno subito troppo la crescita esponenziale della grande distribuzione. E’ una legge che consente finalmente al settore del commercio di avere un quadro normativo più completo andando a colmare diverse lacune”.
"Nello specifico – spiegano Febbo e Sospiri - il provvedimento legislativo mette ordine sulla questione del Durc introducendo strumenti più snelli al fine di contrastare i fenomeni di abusivismo nei mercati e nelle fiere. Inoltre si introduce la ‘Carta di esercizio’ ossia il documento identificativo dell'operatore che esercita l'attività di commercio su aree pubbliche e contiene i dati dell'impresa e dei titoli abilitativi in suo possesso, mentre l’Attestazione annuale è il documento da allegare alla Carta di esercizio che comprova l'assolvimento degli obblighi previdenziali e assistenziali previsti dalle vigenti normative in relazione all'attività di commercio su aree pubbliche, esercitata negli ultimi due anni. Non da ultimo è da sottolineare come in maniera univoca si è anche approvata ed inserita la moratoria per l’apertura dei grandi esercizi di vendita che viene estesa anche ai cosiddetti parchi commerciali fino al 31 dicembre 2021. Tutto questo per accogliere le esigenze dei piccoli commercianti e per mettere un freno alla crescita smisurata dell a grande distribuzione"
SI A GARANTE DELL'INFANZIA, FUMATA NERA PER GARANTE DETENUTI
Il garante dell'infanzia, già istituita in molte Regioni d’Italia, assicurerà la piena attuazione anche nel territorio regionale dei diritti e degli interessi minori al fine di applicare la Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, ratificata ai sensi della legge 27 maggio 1991, n. 176 (Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989).
Particolarmente entusiasta dell'approvazione della norma l'assessore al Sociale Marinella Sclocco, firmataria della legge assieme a Pietrucci, e che porta avanti questa battaglia dal 2013, anno in cui, da consigliere di minoranza, aveva presentato un progetto di legge sul Garante Regionale. Lo stesso progetto era stato ripresentato alla nuova giunta nel 2015, ma fino ad oggi non era stato ancora discusso, nemmeno a seguito degli aggiornamenti della norma finanziaria, eseguiti in base al bilancio regionale, nel 2016 e nel 2017.
"Eravamo l’unica Regione in Italia che non aveva una legge sul Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza – ha spiegato la Sclocco – e senza questa norma stavamo rimanendo indietro anche sulla costituzione degli elenchi dei tutori volontari nei tribunali. Finalmente oggi possiamo recuperare il tempo perduto in Abruzzo e possiamo assicurare e tutelare i minori senza indugio.”
La nuova figura istituita servirà a fornire sostegno e assistenza specializzate ad enti e privati per collaborare, accogliere segnalazioni e vigilare sul rispetto dei diritti dei minori. Il Garante sarà scelto tra persone, di età non superiore a sessantacinque anni, in possesso dei requisiti richiesti per l'elezione a consigliere regionale e viene eletto dal Consiglio regionale con voto segreto. Il Garante resterà in carica per la durata della legislatura regionale ed è rieleggibile una sola volta.
Si è poi passati alla votazione per l’elezione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale che non ha raggiunto il quorum previsto dei due terzi dei presenti.
Rita Bernardini ha preso infatti 16 voti, Manlio Madrigale ex assessore comunale di Chieti, portavoce del Comitato italiano città Unite "Giorgio La Pira", ha ottenuto 6 voti, Gianmarco Cifaldi, professore di Sociologia all'Università d'Annunzio, 3 voti. C'è stata infine una scheda bianca.
Si tratta della seconda votazione sul garante dei detenuti dopo quella dello scorso 12 giugno. Come previsto dalla legge numero 48 del 2017 servirà un’altra votazione, e nel caso anche questa votazione non raggiunga il quorum previsto, il Consiglio procede ad ulteriore votazione, e sarà nominato Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale il candidato che otterrà la maggioranza assoluta dei voti dei Consiglieri assegnati.
FONDI PER CONTRASTARE GLI INCENDI
Approvata a maggioranza la legge, presentata a firma dei consiglieri Maurizio Di Nicola, dal sottosegretario Mario Mazzocca e dal dem Pietrucci, per le disposizioni urgenti di protezione civile e per il sostegno finanziario delle attività anti incendio boschivo.
Il provvedimento stanzia 1,7 milioni di euro per il 2018 per migliorare l’efficacia e il contrasto contro gli incendi boschivi assegnando i fondi alla Protezione civile regionale, quale struttura competente al coordinamento delle attività di Anti incendio boschivo.
CASE POPOLARI: PRIMA GLI ITALIANI, PETTINARI CONTRO SANATORIA ABUSIVI
Alloggi di edilizia popolare assegnati a chi ha la cittadinanza italiana e, per i cittadini stranieri, che hanno regolare residenza da almeno dieci anni consecutivi nel territorio nazionale. Valorizzazione tra i requisiti per l'accesso la permanenza sul territorio regionale di nuclei familiari con residenza o attività lavorativa pluriennale anagraficamente accertata e l’assenza di condanne penali per delitti non colposi.
Questo stabilisce la legge regionale approvata oggi in Consiglio regionale abruzzese, che ha come primo firmatario il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri, provvedimento che ha trovato però il favore di parte della maggioranza, in promis del capogruppo del Partito democratico Sandro Mariani e del consigliere del Movimento 5 stelle Domenico Pettinari.
A proposito di case popolari, si registra anche la vibrante protesta dello stesso Pettinari per l’approvazione da parte del Consiglio di un emendamento ad una variazione di bilancio che prevede la sanatoria "per occupanti senza titolo".
Soddisfatto come ovvio Sospiri.
"Con questa legge si mette fine ad una disparità di trattamento tra coloro che risiedono da tempo nel nostro Paese e rispettano le regole e coloro che invece sono da pochi anni in Italia e a volte si macchiano anche di delitti colposi. Da oggi – spiega il capogruppo Sospiri - ristabiliamo l’ordine delle cose usando un po’ di buon senso. Gli alloggi popolari verranno assegnati a chi possiede la cittadinanza italiana ovvero, per i cittadini stranieri, la regolare residenza da almeno dieci anni consecutivi nel territorio nazionale, nel rispetto della normativa statale in materia di immigrazione".
"Inoltre – aggiunge l’esponente di Forza Italia - viene modificato il criterio della residenza anagrafica o attività lavorativa esclusiva o principale prevedendo che il richiedente sia residente da almeno cinque anni nel bacino di utenza cui appartiene il comune che emana il bando. E’ una norma che molte regioni italiane hanno già approvato e finalmente anche l’Abruzzo si è allineata. Ringrazio il capogruppo del Pd Mariani e Pettinari del M5s per il sostegno all’iniziativa legislativa".
Sulla stessa lunghezza d'onda Mariani del Pd.
"La Regione Abruzzo si allinea a quanto già fatto da altre regioni, in materia di assegnazione degli alloggi popolari, prevedendo una modifica dei criteri di residenza. Con le modifiche introdotte - commenta Mariani – si ribadisce un importante concetto di priorità e di civiltà, garantendo che l’assegnazione delle case popolari vada ai cittadini italiani, ovvero, agli stranieri che siano residenti da almeno dieci anni consecutivi nel territorio nazionale. Ancor più importante - conclude il Capogruppo Dem - è la modifica che prevede per il richiedente la residenza continuativa da almeno cinque anni nel bacino di utenza del comune che emana il bando, al fine di garantire una fruizione del diritto pienamente aderente alle dinamiche territoriali delle nostre comunità".
Infine la protesta di Pettinari per la sanatoria inserita nell'emendamento.
"Sono oltre 2mila i cittadini abruzzesi in attesa di un alloggio di edilizia residenziale pubblica. Famiglie che nel pieno della legalità attendono ciò che lo Stato assegna loro di diritto. Ma oggi il Consiglio regionale ha deciso di tutelare 'gli altri': persone che sono entrate negli alloggi senza averne diritto".
"Oggi la Giunta D’Alfonso, attraverso un emendamento legato ad una legge intrusa, ha deciso di sanare la loro posizione dando uno schiaffo a chi nella legalità da anni attende il proprio turno – continua nella nota Pettinari -. Uno Stato che tutela i disonesti a discapito degli onesti è uno Stato che ha fallito. Ed è questo che ha fatto oggi la Regione Abruzzo. E’ un pessimo esempio. E’ la scia di una politica che non vogliamo più per questa Regione e per questo Paese. Cosa diranno domani a 2mila cittadini onesti che sono in attesa di un tetto per le proprie famiglie da anni?", conclude Pettinari.
OK A LEGGE LAVORO ABRUZZO PROPOSTA DAL M5S
Approvata all’unanimità anche la legge Lavoro Abruzzo proposta dal M5S. La legge agevola l'insediamento e la permanenza delle aziende all’interno della nostra Regione, attraverso meccanismi di premialità che vanno dalla previsione di agevolazioni fiscali alla facilitazione nell’accesso ad incentivi e finanziamenti, a patto però che le imprese stipulino contratti di insediamento con la Regione per garantire il mantenimento dei posti di lavoro dei livelli occupazionali e degli impianti produttivi, ed attraverso la revoca dei contributi per quelle imprese che decidano, invece, di trasferirsi all’estero. Previste inoltre agevolazioni per favorire il rientro in regione di quelle imprese che hanno già delocalizzato all’estero, cosiddetto back reshoring.
"Lavoro Abruzzo - commenta il primo firmatario Riccardo Mercante - è un testo di legge di cui la nostra regione sente particolarmente bisogno. Non risolverà tutti i problemi occupazionali e di crescita dell'Abruzzo, ma rappresenta certamente un importante tassello in questa direzione. Scottano ancora sulla pelle i casi eclatanti come la Honeywell, che per via della delocalizzazione, nonostante l’azienda fosse in attivo, ha lasciato a piedi circa 400 famiglie abruzzesi. Casi come questo non devono ripetersi più. Non possiamo permettere che il nostro territorio sia il cavallo di troia attraverso il quale garantirsi dei fondi pubblici per le multinazionali senza alcun impegno sul mantienimento dei livelli occupazionali. Da domani l'Abruzzo ha una marcia in più in tema di sviluppo", conclude Mercante.
LEGGE CAREGIVER: DI DALMAZIO PRESENTA INTERROGAZIONE
Discussa ad inizio seduta l’interrogazione presentata dal consigliere regionale di opposizione Mauro Di Dalmazio, Abruzzo futuro, per chiedere chiarimenti in merito alle norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare.
“Prendiamo atto di quanto riferito dall'assessore Sclocco – ha dichiarato Di Dalmazio - in ordine allo stanziamento di risorse del fondo sociale europeo, parte delle quali dovrebbero essere destinate anche ai soggetti che si trovano nella condizione disciplinata dalla legge sul cargiver. Pur tuttavia dopo un anno e mezzo dall'approvazione non si è ancora arrivati alla piena attuazione della norma giacché la Giunta non ha ancora proceduto alla individuazione delle linee guida necessarie per rendere operativa la legge e dare la possibilità di finanziarla in maniera stabile e continuativa. Il ritardo non è più tollerabile visto che l'Abruzzo è stata tra le prime regioni in Italia a legiferare in materia di cargiver ma a oggi è ancora tutto fermo. E' necessario – conclude Di Dalmazio - che la Giunta si dia questo obiettivo come priorità e che nelle prossime settimane approvi le linee guida per rendere operativa la legge”.
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