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Pescara, 24/07/2024
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Data: 04/07/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Riviera-trappola per bici e pedoni

I complimenti e i like raccolti i gran numero su Facebook dal vicesindaco e assessore Antonio Blasioli stridono con le critiche dei passanti che toccano con mano il lavoro fatto e che si rendono conto, in diretta, delle sviste clamorose dell'impresa esecutrice. Lavoro, beninteso, che avrebbe dovuto essere finito già da settimane ma, complice il maltempo, si è trascinato molto oltre il previsto. E adesso si scopre che è pure stato eseguito male in più punti. Parliamo di riviera nord e lungomare Matteotti: il nuovo manto d'asfalto ha cancellato le buche profonde come crateri, ma la segnaletica che si è fatta attendere per giorni sta offrendo spunti per commenti ironici a go-go: tra gli svarioni più evidenti e clamorosi c'è quello della pista ciclabile che da viale Sabucchi finisce il suo percorso con un attraversamento che manda i ciclisti dritti contro un'auto in sosta. Nessuno ha pensato di lasciare un varco accessibile, alla faccia dello sbandierato progetto del bike to coast, dalla città al mare. A complicare le cose per chi si sposta sulle due ruote a pedali ci sono il gradino del cordolo e i vicini spazi di sosta riservati alle moto che non consentono nessun margine di manovra: così succede che chi attraversa in sella alla bici si ritrova bloccato in mezzo alla strada a chiedersi come fare per uscire dalla trappola in cui s'è cacciato e che può rivelarsi molto pericolosa.
Non è finita. Un pericolo in più per le biciclette è legato alla mancata esecuzione di un corridoio protetto che unisca lungomare Matteotti e viale della Riviera, in corrispondenza della Nave di Cascella: ieri tanti ciclisti - nella foto una mamma con bimba al seguito - hanno sfidato la sorte rischiando un incidente con le auto che viaggiavano nella direzione opposta.
STRISCE PERICOLOSE
C'è poi il capitolo delle strisce pedonali che s'interrompono sulla pista ciclabile di lungomare Matteotti a differenza di altre strisce che invece poco più avanti proseguono sul tracciato riservato alle bici. Su questo fronte c'è chi s'è sbizzarrito con i colori: le strisce pedonali bianche sono state disegnate su fondo grigio, azzurro o anche verde. Insomma, la fantasia al potere. Strisce pedonali sotto accusa anche sul piano della sicurezza: i parcheggi per le auto sono stati infatti disegnati molto a ridosso degli attraversamenti, di conseguenza le auto nascondono il pedone alla vista degli automobilisti che sopraggiungono e che sono obbligati a brusche frenate per evitare il peggio.
Colpa della fretta, si dirà. Cioè colpa di interventi giustamente programmati contando sul favore del beltempo ma che si sono protratti troppo oltre il limite e con risultati discutibili. La segnaletica della riviera nord andrà rivista e corretta. Nondimeno vanno evidenziati i disagi sulla riviera sud rimessa a nuovo, ma non ancora ultimata, con lavori fermati a stagione estiva cominciata da un pezzo. Ma la ciliegina sulla torta in tal senso è rappresentata dalla pista ciclabile di viale Muzii, annunciata da settimane dall'assessore Giuliano Diodati e non ancora aperta visti i ritardi - forse spiegabili ma a questo punto non giustificabili - che oggi sembrano quasi voler smentire l'urgenza dell'infrastruttura, amplificando i timori e le proteste di commercianti e residenti.

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