CARSOLI Sindaci d'Abruzzo e Lazio in udienza dal neo-ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, Danilo Toninelli, per depositare sul tavolo del governo giallo-verde, la patata bollente dei salassi autostradali sull'A24/25,che ha scatenato la rivolta di amministratori, esponenti M5s e utenti di Abruzzo e Lazio. Congelata l'ennesima manifestazione di protesta, oggi alle 11, la delegazione di amministratori composta da Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli, Rinaldo Seca, primo cittadino di Castelli, Alfonsino Scamolla, consigliere Provincia di L'Aquila, Beniamino Pandolfi, sindaco di Colle di Tora (Rieti), Luigino Testi e Luciano Romanzi (presidenti IX e X Comunità montana Lazio) riproporrà al Ministro grillino le richieste, non soddisfatte dal predecessore, Graziano Delrio: «Stop agli aumenti e revisione della concessione, finora secretata, visto che in altre autostrade montane si paga molto di meno. Vogliamo vedere le carte», afferma il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, a nome di tutti i colleghi, «per capire bene la situazione, eliminare le cose che non vanno e istituire un tavolo istituzionale affinché certe storture non si ripetano più. Se non avremo risposte concrete ed esaustive continueremo la nostra battaglia che ha un solo obiettivo: tutelare le legittime istanze dei cittadini abruzzesi e laziali che non devono essere tartassati». Nessun passo indietro, quindi, fino a che la lunga battaglia contro l'ennesimo super aumento autostradale, scattato a dicembre, non sarà coronata da successo. Il primo contatto con il ministro Toninelli, che a fine giugno ha scritto ai sindaci di aver avviato un'istruttoria per studiare una soluzione, rappresenta una cartina al tornasole anche rispetto alla linea politica del Movimento che, a parti invertite, ha sostenuto la rivolta anti-rincari autostradali a spada tratta. «Quando l'attuale maggioranza era minoranza sposò le nostre posizioni in toto», ricorda il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, da sempre in prima fila contro gli aumenti, «ora speriamo che nelle nuove vesti i grillini tengano fede all'impegno di bloccare gli aumenti per arrivare, se necessario, fino alla revoca della concessione, unica strada che il Ministro può percorrere perché questo governo non deluda le aspettative. Già se de-secretassero tutti i documenti sarebbe un buon punto di partenza per arrivare a una soluzione». Quella convenzione, infatti, finora è rimasta top-secret: la richiesta di accesso agli atti di tutti i sindaci coinvolti, tramite l'avvocato Enrico Michetti, mirata a consultare la convenzione originaria tra le Infrastrutture e la società Strada dei Parchi è stata respinta, mentre il Ministero è invaso da richieste di accesso agli atti inviate da centinaia di cittadini. Segno inequivocabile che la contestazione contro gli aumenti di tariffe sul tratto autostradale in concessione a Strada dei Parchi - che in poco meno di un decennio hanno subito un incremento del 57,9%-,è la sacrosanta battaglia di un intero popolo pronto ad andare fino in fondo per esercitare il diritto alla mobilità a prezzi accessibili. Oggi, comunque, la prova del nove al Ministero, dove salirà anche il sindaco di Scoppito, Marco Giusti, in rappresentanza dell'Anci Abruzzo.