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Pescara, 24/11/2024
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Data: 06/07/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Rinviata al 23 luglio la causa M5S-D'Alfonso

L'AQUILA «Questa mattina (ieri, ndr) al Tribunale civile dell'Aquila si è tenuta l'udienza per la causa intentata dal M5S sull'incompatibilità tra il mio ruolo di presidente di Regione e senatore. Il giudice monocratico ha accolto la richiesta del mio legale, Carlo Montanino, di discutere la causa davanti al Tribunale in composizione collegiale, rinviando l'udienza al 23 luglio. Resto fiducioso sul fatto che il Tribunale voglia considerare che la mia elezione a senatore è soggetta a giudizio di convalida, così come previsto dalla Costituzione, da parte della Camera di appartenenza, con ciò che ne consegue anche in termini di sopravvenuta incompatibilità, così come espresso da alcuni autorevoli costituzionalisti». Così ha dichiarato il governatore-senatore, Luciano D'Alfonso. Ma la lettura che, sempre ieri, ha fatto il M5S di questa prima udienza rinviata è diversa. «Nel corso dell'udienza è stata rigettata la richiesta della difesa del presidente-senatore D'Alfonso di rinvio per esame delle note depositate dal M5S in merito al ricorso per l'incompatibilità delle due cariche che il presidente D'Alfonso si ostina a voler mantenere in spregio dell'articolo 122 alla Costituzione e alle più elementari regole etiche e di buon senso. L'udienza per la discussione e la decisione si terrà il 23 luglio davanti al collegio giudicante». Intanto ieri i senatori 5 Stelle hanno abbandonato la seduta della Commissione Finanze del Senato per protestare, dicono, «contro l'incompatibilità del senatore del Pd D'Alfonso che riveste contemporaneamente la carica di presidente della Regione, di parlamentare e di capogruppo del Pd in commissione Finanze».

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