PESCARA Diminuiscono i passeggeri che usufruiscono del trasporto pubblico locale, e gli autobus circolanti nei capoluoghi di provincia, ma è ancora molto alto il numero di mezzi Euro 4 (o inferiori), rispetto ai più moderni e meno inquinanti Euro 6. È la "mappa" tracciata dall'Istat, che ha analizzato l'ambiente urbano dei capoluoghi di provincia italiani. L'Abruzzo non fa eccezione: rispetto ai 19 milioni e 420 mila del 2011, i passeggeri che per i loro spostamenti hanno usato i mezzi pubblici nel 2016 erano passati a 17 milioni e 590mila.
I VIAGGIATORI. Il capoluogo di provincia nel quale la domanda di trasporto pubblico locale continua a essere più elevata è Pescara (9,2 milioni di viaggiatori nel 2016, rispetto ai 9,94 del 2011). A seguire ci sono Chieti 3,47 milioni contro i precedenti 4,1) e L'Aquila (3 milioni, ma nel 2011 erano 3,54). Chiude Teramo, l'unico capoluogo dove si assiste a un aumento, leggero, delle persone che hanno scelto il mezzo pubblico: da 1,9 milioni del 2011 a 1,92 milioni del 2016.
I BUS IN CIRCOLAZIONE. L'operazione di svecchiamento dei mezzi che percorrono ogni giorno le strade abruzzesi prosegue, ma è ancora molto elevata la percentuale dei bus Euro 4 o inferiori. Mezzi già banditi dalla Regione Lombardia a partire dal 2019 (per gli Euro 3 lo stop è scattato quest'anno). Nel 2011 a Pescara circolavano 135 mezzi rispetto ai 112 del 2016; all'Aquila erano 93 (ridotti a 80 del 2016). A Chieti il numero è rimasto stabile (42), mentre a Teramo è aumentato, passando da 28 a 33. Nonostante, in termini assoluti, Pescara sia il capoluogo dove circolano più autobus, è L'Aquila ad avere il rapporto più favorevole in termini di numero di mezzi per 100mila abitanti (114,3 contro i 92,4 di Pescara, i 78,9 di Chieti e i 60,1 di Teramo). Nel capoluogo di regione l'88,8% dei mezzi circolanti (nel 2016) era classificato Euro 4 o inferiore, mentre a Teramo e Pescara la percentuale scende al 54,5% e al 53,6%. Un dato che pone i due capoluoghi quasi in linea con la media nazionale del 54,8%, anche se la percentuale dei mezzi Euro 5 e 6 è più bassa alla percentuale nazionale (rispettivamente, 31,7% e 13,7%). Il primato dei mezzi più inquinanti spetta a Chieti, che secondo l'Istat detiene una percentuale del 90,5% di Euro 4 (o inferiore).
I TAXI. Stabili, nel quinquennio in esame, le licenze per svolgere la professione di tassista attive nei comuni capoluogo di provincia; in testa c'è Pescara (40), seguita dall'Aquila (19), Chieti (14), e Teramo, dove secondo lo studio dell'Istat le licenze per i taxi sarebbero soltanto 3. A livello nazionale, invece, sono aumentate passando da 22.467 a 23.083
LE PISTE CICLABILI. Aumenta, nel Bel Paese, la voglia di bici, e aumentano anche i chilometri di piste ciclabili dedicati agli amanti delle due ruote, ma in Abruzzo il dato si mantiene ancora su livelli abbastanza bassi. In Italia si è passati da 3.592,2 chilometri del 2011 a 4.370,1 chilometri del 2016. In Abruzzo, tra i comuni capoluogo, la regina delle ciclabili è Pescara, con 21,4 chilometri a disposizione dei ciclisti. A seguire ci sono Teramo (10 chilometri) e L'Aquila (9). Spariti, da report dell'Istat, i 600 metri di pista ciclabile rilevati a Chieti nel 2011 e nel 2012. Di loro, nelle misurazioni del 2016 non c'è traccia.