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Pescara, 24/11/2024
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Data: 09/07/2018
Testata giornalistica: Il Centro
I sindacati: «Tutelare i dipendenti di M&P». Dopo il blitz del Comune al megaparcheggio i rappresentanti di Cgil e Cisl sollevano il caso degli stipendi

L’AQUILA Tre mesi di ritardo nel pagamento delle mensilità, assunzioni part-time e stipendi che, in alcuni casi, non superano i 400-500 euro. Per i quindici dipendenti della M&P, la società che gestisce il megaparcheggio di Collemaggio, il calvario iniziato dopo il sisma sembra non avere fine. A sollevare il problema occupazionale ed economico sono i sindacati Fit-Cisl e Filt-Cgil, dopo il blitz effettuato dal Comune all’interno della struttura, che ha rilevato «una situazione di degrado assoluto», come evidenziato nella relazione dei tecnici e relazionato dall’assessore Carla Mannetti. «La società Mobilità e parcheggi », sostengono Angelo De Angelis (Cisl) e Domenico Fontana (Cgil), «continua a trincerarsi dietro la mancanza di liquidità, dovuta alla scelta di non riattivare i parcheggi a pagamento ». Ma, come ha fatto notare l’assessore “l’azienda, oltre a non pagare il canone di affitto annuo al Comune per l’utilizzo del terminal, incassa i proventi della sosta dei bus Ama e Tua e delle auto”. «Abbiamo scritto lettere, richiesto incontri e sollecitato azienda e Comune, senza ottenere alcun risultato», afferma De Angelis. «A pagarne le spese sono solo le maestranze, che continuano a non percepire regolarmente lo stipendio. La M&P afferma di essere in difficoltà economica, intanto il megaparcheggio versa in condizioni pietose». I 15 lavoratori, dai 22 iniziali scremati con l’avvio di mobilità e prepensionamenti, ricevono lo stipendio saltuariamente. «Al momento hanno tre mensilità arretrate, più la quattordicesima », conferma Fontana. «Anche la riduzione dell’orario di lavoro, con il ricorso al part-time, è servita a poco: alcuni dipendenti ricevono compensi che non superano i 400-500 euro. A pagarne lo scotto sono i cittadini, a cui viene offerto un servizio scadente, e le maestranze, che non percepiscono il dovuto. Il megaparcheggio dovrebbe essere il biglietto da visita della città, ma versa in uno stato di totale abbandono». Il 20 luglio i sindacati incontreranno il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore Mannetti, per chiedere «che il Comune assuma una decisione definitiva. Se non ci sono le condizioni, si proceda alla revoca della concessione per inadempienza», afferma Fontana. La M&P fa parte della società Gesar, che è la capofila e gestisce un parcheggio a Teramo. «La Gesar», fa sapere Fontana, «ha licenziato due lavoratori a Teramo, dove l’amministrazione ha individuato alcuni parcheggi liberi limitrofi a quelli a pagamento. Lo stesso metodo utilizzato all’Aquila».

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