L'Unione europea presenta, nonostante i molti detrattori, i suoi lati positivi. Nascosti magari in direttive che pochi conoscono o in leggi nazionali o regionali che ne recepiscono i contenuti. Una di queste è la direttiva sul conto di base europeo, che data 2014, e che da pochi giorni è operativa in Italia con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale n. 140 del 19 giugno 2018 del decreto del 3 maggio a firma dell'ormai ex ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.
COME FUNZIONA? Si tratta di un conto corrente a costi minimi per pensionati a basso reddito (quasi tutti) e fasce povere della popolazione. In sostanza, il conto di base permette alle fasce meno abbienti della popolazione di accedere a un conto bancario, legato a un bancomat, con il quale effettuare un numero limitato di operazioni sia in entrata che in uscita. Il costo annuale sarà, dice la legge, "ragionevole" (vedremo che cosa si intende) e, in ogni caso, non verranno applicate commissioni di alcun tipo.
COME FUNZIONA? Con il nuovo conto base si potranno fare alcune operazioni, spesso limitate nel corso dell'anno e con costi minimi. L'importo del canone annuo onnicomprensivo dovrà essere «ragionevole». Con questa espressione il legislatore intende un costo «coerente con finalità di inclusione finanziaria» che sia «uguale o superiore ai costi sostenuti dal prestatore di servizi di pagamento (le banche, gli istituti di moneta elettronica, gli istituti di pagamento e Poste Italiane, nrd.) per l'effettuazione delle operazioni e servizi», e non «eccede in ogni caso l'importo mediano delle spese applicate nel semestre precedente ai consumatori dallo stesso prestatore di servizi di pagamento per l'effettuazione delle operazioni e servizi». Il costo delle operazioni aggiuntive o delle operazioni in numero superiore si considera ragionevole quando risulta «uguale o superiore ai costi sostenuti» dalla banca o dalle Poste, per l'effettuazione delle operazioni stesse «e non eccede in ogni caso l'importo mediano delle spese applicate nel semestre precedente ai consumatori» dallo stesso istituto.
SOGLIA ISEE. Il conto di base è offerto senza spese ed è esente dall'imposta di bollo per i cittadini il cui Isee è inferiore ad 11.600 euro. E' fatta salva, però, dice la legge, «la possibilità di addebitare le spese per le operazioni aggiuntive o in numero superiore, rispetto a quanto previsto. I consumatori che richiedono l'apertura del conto di base esente da spese devono dichiarare per iscritto nella richiesta di non essere titolari di altro conto di base e autocertificano che il proprio Isee è inferiore all'importo massimo. Il conto può essere cointestato solo ai componenti del nucleo familiare sulla cui base è stato calcolato l'Isee.
PENSIONATI. Possono infine aprire un conto di base i pensionati con trattamenti pensionistici fino all'importo lordo annuo di 18.000 euro. E' fatta salva la possibilità per il prestatore di servizi di pagamento di addebitare le spese per le operazioni aggiuntive o in numero superiore. I pensionati per richiedere il conto di base dovranno comunicare alla propria banca l'importo della propria pensione entro il 31 maggio di ogni anno. In caso di mancata comunicazione entro questo termine, o se l'importo del trattamento pensionistico comunicato eccede quello stabilito ci sarà la perdita dell'esenzione dalle spese, e l'utente potrà recedere dal conto entro due mesi.