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Pescara, 24/07/2024
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Data: 09/07/2018
Testata giornalistica: Il Centro
«Il bus Tua non si ferma: a piedi per 5 chilometri». Insegnante protesta: era l'ultima corsa della giornata, ma l'autista è sfrecciato senza sostare

CHIETI L'ultimo autobus per tornare nel suo paese non si ferma al terminal: utente resta a piedi e protesta perché per rientrare nella sua abitazione, a Cepagatti, ha dovuto camminare da Madonna delle Piane al paese per cinque chilometri. È successo sabato scorso a Chieti e l'utente del servizio di trasporto pubblico, V.M., 46 anni, professoressa, ha raccontato la storia al Centro e scritto alla società Tua per protestare. «Sono nata a Chieti, dove vivo, lavoro e porto i miei figli a scuola da sempre. Sabato scorso», racconta l'utente, «dopo 12 ore di lavoro - sono una docente impegnata negli esami di stato - mi dirigo al terminal bus Gran Sasso per prendere il mezzo delle 19 che mi avrebbe riportato a casa, a Cepagatti. Già è scandaloso che ci siano pochi bus di collegamento: infatti nel pomeriggio solamente alle 14, alle 17,40 e alle 19. Erano le 18 e pazientemente ho aspettato l'ultimo autobus. Alle 19 arriva un mezzo con la scritta "Chieti", mi avvicino e chiedo, ma non è per Cepagatti: infatti l'autista cambia subito la scritta, è per Orsogna. Ma lo stesso autista mi dice che il mio mezzo sta per arrivare. Dopo due minuti», sottolinea l'insegnante, «arriva un bussetto di 15 posti dalla Colonnetta, con la scritta "Chieti" - cartello tra l'altro scritto a mano - con andatura sostenuta che entra nel terminal, gira intorno a uno stallo e, senza fermarsi, prosegue sempre velocemente verso l'uscita del terminal imboccando la Colonnetta verso lo Scalo. Tutto questo mentre l'autista di Orsogna mi informa che quello era l'autobus per Cepagatti, l'ultimo. Non ho fatto nemmeno in tempo a realizzare...sono rimasta basita, senza parole. L'autista non si è fermato, né ha rallentato, né si è accertato se ci fosse qualcuno che dovesse salire - c'erano almeno 5 persone ferme in attesa di vari autobus - né ha cambiato il cartello per comunicare che quello era per Cepagatti. È sfrecciato via senza che potessi reagire. Risultato: ho dovuto comunque spendere il biglietto per scendere giù a Chieti Scalo e ho dovuto camminare per due ore tornando a piedi dalla Madonna delle Piane a casa a Cepagatti per circa 5 chilometri. È scandaloso che nel 2018 succedano cose del genere. Tra l'altro, venerdì 6 luglio scorso, sotto quell'acqua battente, mia figlia doveva prendere il bus delle 17,40, che non è transitato a San Giustino, come ci era stato assicurato invece dalle impiegate all'ufficio della Tua: ha aspettato più di un'ora ma non è passato! È vergognoso».

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