Stop dei lavoratori delle aziende di servizi del gruppo Ferrovie dello Stato. I sindacati lamentano "gare con ribassi eccessivi, cambi continui delle imprese, mancata applicazione delle clausole sociali e occupazionali, fine degli ammortizzatori sociali"
Indetto per venerdì 20 luglio lo sciopero nazionale del personale dipendenti di tutte le aziende che operano nel settore degli appalti ferroviari. A motivare la protesta, proclamata da Filt Cgil, Cisl Reti, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Fast, sono “le varie aree di crisi presenti sul territorio nazionale nel settore degli appalti di servizio del gruppo Fsi, da tempo segnalate al gruppo, che a oggi non riscontrano risposte positive”.
I sindacati lamentano “l'affidamento dei lotti messi a gara con ribassi eccessivi, i cambi continui delle imprese alle quali vengono affidati i servizi, la mancata applicazione delle clausole sociali e occupazionali in palese violazione del dlgs 50/2016 e s.m.i e del contratto di lavoro, l'esaurimento degli ammortizzatori sociali introdotti dal dl 148/15”. Tutto ciò, concludono le organizzazioni dei lavoratori, determina, “in un settore già colpito negli anni da una crisi pesante, ulteriore effetti occupazionali negativi che potrebbero creare tensioni sociali nel paese”.