PESCARA Il presidente della regione Luciano D'Alfonso ha sollecitato l'Anac di Raffaele Cantone ad esprimere un parere sulla convenzione firmata nel 2008 tra la Regione Abruzzo e la concessionaria dell'Interporto Valle Pescara di Manoppello, che nella sostanza impone alla Regione di ripianare eventuali perdite d'esercizio, ossia «il riequilibrio delle condizioni economico-finanziarie del rapporto contrattuale in essere», nel presupposto che «il piano finanziario effettuato nel periodo di stipula della convenzione, sarebbe basato su ipotesi di utilizzo della struttura logistica che non si sarebbero successivamente, incolpevolmente verificate». Per D'Afonso le condizioni sottoscritte apparirebbero non solo «in contrasto con il principio caratterizzante la concessione dei lavori pubblici», ossia il principio di rischio d'impresa, ma sarebbe anche «vessatoria e contraria alla disciplina legislativa vigente», con il risultato che l'accordo è "a pendenza unilaterale" in favore del privato concessionario». Sulla questione D'Alfonso aveva anche inviato un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura di Pescara