PERUGIA Corsi e ricorsi. «Come segreterie regionali dei trasporti ci troviamo a porre di nuovo l'accento sulla condizione di Umbria Mobilità spa e dell'infrastruttura ferroviaria ex Fcu», lamentano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal. La situazione, come troppe volte in passato, si presta ad una duplice lettura.
Da una parte, annotano le associazioni di categoria, «i lavori di risanamento previsti sembrano procedere», ma non è dato sapere come, fra un paio di mesi, i treni possano tornare a viaggiare da Città di Castello a Ponte San Giovanni. Nel tratto da Umbertide verso nord la posa in opera dei binari è sì completa, ma bisogna riattivare l'impianto di segnalamento, completamente rimosso, rendere agibili le stazioni, effettuare i collaudi. Complicato essere ottimisti. Altre prospettive da Umbertide a scendere verso il Perugino. Qui la gigantesca macchina operatrice in uso ai tecnici della Salcef, avanzando, sistema il binario e lo rende pronto, funzionale al ripristino del servizio. Ad oggi il mostro è a Solfagnano ed i tempi per rispettare le promesse ci sono. Nonostante la galleria Baldeschi che da sola assorbe 15-20 giorni di lavoro. Che la riapertura in concomitanza con la prima campanella dell'anno scolastico sia limitata alla tratta Umbertide-Ponte San Giovanni? Intanto Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal denunciano: «Sul versante del subentro con conseguente passaggio della concessione e dei lavoratori ad Rfi non si hanno notizie ufficiali». E puntualizzano: «Rfi è un soggetto ancora terzo di questa vicenda e non sono chiare le tempistiche del subentro, quali lavoratori passeranno da Umbria Mobilità spa ad Rfi, non si conosce quale tipo di struttura verrà costituita né addirittura si conosce la tipologia di contratto che sarà applicata né se verranno confermate le sedi di lavoro».
Un quadro confuso e incerto «un contesto anomalo che sta lasciando i lavoratori all'oscuro delle proprie finalità». L'ultimo capitolo, rivelano Bizzarri, Giorgi, Cecchetti e Bonino «si è consumato pochi giorni fa, con il rinvio a data da destinarsi della riunione tra Regione, sindacati, Rfi, l'unica programmata ma alla fine non concessa». Mentre «i lavoratori si domandano se percepiranno la quattordicesima auspicando non si ripeta lo spiacevole episodio di luglio 2017, viste le complicate condizioni di Umbria Mobilità». Mentre «Regione e Rfi sembrano voler andare avanti da sole, ammesso si stiano andando avanti».