ROMA Il nuovo governo apre il dossier Alitalia. Dopo aver dato priorità all'Ilva, sarebbe arrivato il turno della seconda grande azienda italiana in procedura straordinaria. Domani, al Mise, secondo quanto ricostruito dal Messaggero presso fonti bancarie, sarebbe in programma il primo confronto tra i commissari guidati da Luigi Gubitosi e i rappresentanti dell'esecutivo. Non dovrebbe presenziare Luigi Di Maio, vice premier e ministro del Mise e del Lavoro, bensì il sottosegretario Michele Geraci, pure lui dei Cinquestelle, il sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti Armando Siri (Lega), il capo di gabinetto dello Sviluppo Vito Cozzoli. All'incontro Gubitosi, affiancato da Enrico Laghi e Stefano Paleari, si presenta con un articolato documento predisposto dai banchieri di Rothschild, advisor dei commissari nella vendita, in cui si ricostruisce il percorso dal 2 maggio 2017 con l'ammissione di Alitalia Sai e di Alitalia CityLiner alla procedura di amministrazione straordinaria fino al 21 giugno quando è stato convertito in legge il decreto. Con le tappe successive del 31 ottobre per completare la procedura di vendita e del 31 dicembre per restituire i 900 milioni del prestito-ponte. Dovrebbe trattarsi di una prima presa di contatto fra le parti e la probabile assenza di Di Maio farà sì che non ci siano indicazione strategiche sulla rotta da intraprendere. Anche se l'orientamento del nuovo esecutivo sarebbe di procedere a una semi nazionalizzazione: cessione a un consorzio a maggioranza pubblica, di cui potrebbero far parte Cdp, Fs e anche Invitalia che, nelle ultime fasi del salvataggio in bonis (aprile 2017) da parte delle banche, avrebbe dovuto garantire la conversione dei crediti bancari in capitale. Al fianco della cordata statale, potrebbe essere individuato un partner industriale.
MISSIONE AD ATLANTA
Gubitosi, in un'intervista al Corriere, ha detto che ora «serve un piano di lungo periodo, che deve nascere da una scelta di politica industriale». Ieri «a seguito delle dichiarazioni di Gubitosi», la senatrice M5S Giulia Lupo ha rimarcato: «Mi sento di rassicurare tutti sulla priorità del tema Alitalia. Non sono in discussione i commissari ma i conti, che come da decreto dovranno essere trasmessi a noi entro agosto». E poi: «Gubitosi potrà rendersi maggiormente utile anticipando tale termine al fine di consentire al nostro team di esperti di ottimizzare il piano di rilancio Alitalia, nell'interesse dell'azienda e dei cittadini». Molto presti i conti aggiornati andranno sul sito. Ieri Alitalia ha comunicato che a giugno i ricavi da traffico passeggeri sono aumentati nel semestre del 10,6%, grazie ai voli domestici, internazionali e intercontinentali, con un incremento del 7,3% nel trimestre marzo-giugno. E' cresciuto anche il numero dei passeggeri: a giugno Alitalia ha trasportato 2 milioni di viaggiatori (+ 1,7%). L'aumento è stato determinato, in particolare, dalla crescita a doppia cifra del lungo raggio con 265.086 passeggeri (+11,4%). L'attenzione da domani in poi si dovrebbe incentrare sulle modalità per la scelta del socio industriale. In gara ci sono Lufthansa mostratasi la più interessata a un progetto però che preveda una drastica ristrutturazione a carico dello Stato; più defilata la cordata easyJet, Cerberus, Air France. Discorso a parte Delta, perno dell'alleanza Sky Team che si è fatta avanti solo per rinsaldare il partneriato commerciale. Un paio di settimane fa Carlo Nardello, capo dello staff di Gubitosi, sarebbe volato ad Atlanta per approfondire il negoziato e aumentare le attuali 98 destinazioni.