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Pescara, 24/11/2024
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Data: 11/07/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Investimenti sui porti, è scontro. Sospiri e Febbo: «Esclusi dagli interventi». Del Vecchio: «Da noi azioni concrete»

PESCARA «La scellerata decisione di aderire all'Autorità Portuale di Ancona, da noi sempre osteggiata, oggi viene confermata quale scelta sbagliata, miope e, soprattutto, dannosa per i nostri porti di rilevanza nazionale, come Ortona e Pescara, che vengono completamente cancellati dalla programmazione degli investimenti». È quanto denunciano il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e il consigliere regionale Mauro Febbo. La polemica scoppia a proposito del Documento per il Fondo per la Progettazione di Fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo Sviluppo del Paese, predisposto sulla base dell'articolo 202 del decreto legge 50 del 2016. Contiene otto interventi prioritari, proposti dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale per il finanziamento da parte del Ministero delle Infrastrutture, tutti riguardanti il porto di Ancona. Gli esponenti di Forza Italia parlano di una «verità sconvolgente e assurda», e sottolineano che «in barba anche ai rappresentanti nominati dalla Regione Abruzzo nel consiglio di amministrazione dell'autorità, vengono esclusi da interventi e programmazione tutti gli altri porti». Da sempre contrari all'ipotesi Ancona - l'idea del precedente Governo regionale di centrodestra era quella di essere inseriti nell'Autorità portuale di Taranto - Sospiri e Febbo evidenziano come fosse «ovvio che l'autorità portuale non avrebbe mai favorito lo sviluppo dei porti di Pescara e di Ortona».Carte alla mano Sospiri e Febbo affermano: «Nuove banchine, nuove aree mercantili, nuovi alaggi, dragaggi, aperture delle dighe foranee. Tutti temi", dicono, "che gli abruzzesi hanno sempre sentito nominare come problemi di Ortona o di Pescara. Noi sapevamo che non avrebbero mai favorito la crescita dei due porti abruzzesi di rilevanza nazionale». I due consiglieri ricordano poi che «quello di Ortona è un porto strategico a funzione del più importante sito industriale della nostra regione, cioè tutto il polo dell'automotive. Quando si investe sullo sviluppo industriale», aggiungono, «si tiene molto presente la crescita delle vie del mare».Per Sospiri e Febbo si tratta di «una vera follia, scoperta ora, che noi cercheremo di contrastare in ogni modo: faremo tutto il casino necessario per modificare il documento». Forza Italia, come prima mossa, ha richiesto una seduta straordinaria della commissione consiliare Infrastrutture, con la partecipazione del direttore dell'autorità portuale e del governatore Luciano D'Alfonso, per discutere la questione, «limitare i danni e trovare una soluzione».Ironico il commento di Enzo Del Vecchio, segretario particolare del presidente Luciano D'Alfonso e componente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale. «Avverto con piacere il risveglio dei consiglieri regionali Sospiri e Febbo che trovano modo di polemizzare su un argomento di straordinaria importanza come lo sviluppo del sistema portuale abruzzese. Meraviglia ancora di più la loro verve nel ritenere i due porti abruzzesi non inseriti nella programmazione infrastrutturale dell'Autorità, ben sapendo invece che la Regione prima e l'Autorità poi hanno determinato e determineranno interventi strategici con l'obiettivo di configurare le attuali infrastrutture in porti e poi determinarne quel salto di qualità da tutti atteso e per il quale questa amministrazione regionale ha compiuto azioni concrete, diversamente dal quinquennio di obnubilamento della gestione Sospiri-Febbo.

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