Pescara
Gtm, il giudice ferma lo spoil system della Regione
La Gtm resta in sella. Il tribunale civile di Pescara ha respinto il ricorso presentato dalla Regione, ritenendolo "infondato". Ma il collegio presieduto da Angelo Zaccagnini ha fatto di più ed è intervenuto nel merito della legge sullo spoil system, ritenendola inapplicabile alle società di diritto privato per le quali si deve fare riferimento solo e soltanto alle norme del codice civile.In pratica la Regione, di fronte al rifiuto opposto dal consiglio di amministrazione e dal collegio sindacale della Gtm di «convocare un'assemblea per la"ricostituzione" degli organi (che avrebbe sancito una sorta di auto-licenziamento per tutti), si era rivolta al tribunale per una convocazione giudiziale di assemblea societaria: chiedeva così ai giudici di convocare loro l'assemblea negata da Ricardo Chiavaroli & c. Il 17 marzo la discussione, con la Gtm difesa dagli avvocati Osvaldo Prosperi e Marco Spagnuolo e ieri il deposito del decreto. La Gtm, ha sostenuto il tribunale, non rientra tra quelle società per le quali la Regione ha potere diretto di nomina e di revoca del consiglio di amministrazione o dei sindaci: può farlo insomma solo l'assemblea e sicuramente non una legge ad hoc o la Regione anche se socia di quell'assemblea. Ed è una bella mazzata per la maggioranza di centrosinistra che adesso rischia di vedere adottato lo stesso criterio anche per le altre spa come Arpa, Gtm e Sangritana (contro le quali ha proposto il medesimo ricorso). Inutili anche le risse scoppiate in casa Ds per la successione di Chiavaroli: il suo posto era stato promesso sia al sindaco di Spoltore Donato Renzetti che al non più candidato sindaco di Penne Donato Di Marcoberardino, come risarcimento per la poltrona perduta.