PESCARA La Regione Abruzzo chiederà «con forza» all'Autorità portuale di Ancona, presieduta da Rodolfo Giampieri e di cui fa parte, dopo la riforma Delrio, il sistema portuale abruzzese, «di riservare il 30% degli investimenti all'Abruzzo». Lo dice il presidente della Regione Luciano D'Alfonso in risposta alle critiche dei consiglieri di Forza Italia in Consiglio regionale riguardo all'assenza dei porti abruzzesi tra gli otto progetti prioritari proposti dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale al ministero delle Infrastrutture.«Porteremo all'interno della stessa Autorità», aggiunge D'Alfonso «un confronto adeguato affinché il sistema non penalizzi nessuna delle entità portuali, ma anzi riconosca alle realtà abruzzesi il valore che le stesse rappresentano in una visione complessiva, facendo altresì valere gli investimenti previsti da ogni singola Regione e da quelli che provengono dal livello nazionale in una sorta di leale vertenza capace di sviluppare il sistema di rete dei porti all'interno di questa Autorità e in competizione con le altre nazionali». D'Alfonso ricorda che la riorganizzazione delle Autorità portuali ha stabilito che i porti abruzzesi di Pescara e Ortona ricadano nell'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Centrale insieme ai porti di Ancona, Falconara, Pesaro e San Benedetto del Tronto. «Abbiamo riconosciuto nel nuovo processo organizzativo», dice il presidente, «un'occasione storica e irrinunciabile per consentire al sistema portuale abruzzese di sviluppare le proprie potenzialità in relazione ad un approccio sistemico nella gestione della portualità». Da qui la scelta di potenziare i porti di Pescara e Ortona «come azione principe per ridare slancio economico all'Abruzzo, tant'è che 89,3 milioni di euro di risorse regionali sono state assegnate da questa amministrazione in favore della portualità di interesse nazionale (Pescara e Ortona) e 20 milioni di euro sono stati destinati alla realizzazione del collegamento ferroviario di ultimo miglio con il porto di Vasto. Inoltre, nei prossimi giorni verrà emanato l'avviso pubblico per ripristinare dai porti abruzzesi il collegamento con la Croazia e per il quale la Regione ha ritenuto di investire 2,4 milioni di euro, e vi sono 15 milioni dell'Anas pronti e riservati a rimodulare la viabilità di servizio del porto di Pescara». Altre azioni incentrate sui porti sono state varate dal Governo Gentiloni, ricorda ancora D'Alfonso, «mi riferisco, in particolare, alla possibilità di utilizzare le cosiddette Zone Economiche Speciali ai fini dell'individuazione di aree geografiche nelle quali l'Autorità governativa può applicare una legislazione economica valorizzante, in virtù di semplificazioni amministrative e incentivi, a beneficio del sistema industriale presente o da potenziare, con l'insediamento di nuove attività produttive. Dunque alle Regioni spetta individuare nel proprio territorio quelle aree che, in armonia con la normativa vigente, siano potenzialmente capaci di produrre considerevoli effetti in termini di crescita economica e occupazionale. Le opere strategiche individuate e finanziate dall'attuale amministrazione regionale, di così grande impatto economico», conclude D'Alfonso, «conferiranno maggiore accessibilità al sistema mare solo con la virtuosa combinazione di interventi e dunque con l'inserimento di ulteriori opere strategiche complementari nel complesso delle costruzioni marittime del porto, affinché non si incontrino ostacoli che limitino l'effettivo vantaggio che un sistema ben progettato e calibrato produce».Giovanni Basti