PESCARA - "Se a qualcuno viene in mente di reintrodurre i voucher nel settore del commercio e dell'agricoltura spero che sia un colpo di sole, visto che è luglio. Se non è così si deve sapere che noi ci batteremo per contrastare quello che sarebbe un errore molto grave a danno di chi lavora".
Così Maurizio Landini, della segreteria nazionale Cgil, a margine dell'evento "Contrattare per includere" promosso dalla Cgil Abruzzo a Pescara, sottolineando che "alcuni provvedimenti del Governo, come il decreto dignità, contengono alcune cose che vanno nella direzione giusta, anche se sono cose che stiamo chiedendo da tempo".
Parlando positivamente di alcune delle misure previste dal Governo, tra cui "le causali sui contratti a termine o quelle che vogliono combattere le delocalizzazioni", il segretario sottolinea però che "consideriamo questi provvedimenti ancora non sufficienti e non pensiamo che ci si possa fermare lì".
"Se si vuole davvero combattere la precarietà - aggiunge - bisogna cambiare le leggi sbagliate che in questi anni sono state fatte e quindi bisogna cancellare anche molte altre forme di lavoro precario, bisogna ripristinare l'articolo 18, bisogna estendere gli ammortizzatori sociali. Se questo è l'inizio - conclude Landini - va bene, ma se qualcuno pensa che siamo già alla fine non ci siamo perché ci sono delle cose da cambiare".
E affrontando la questione migranti, ha aggiunto: "Darei un messaggio molto preciso al ministro Salvini: quello che c'è da combattere non sono le persone che hanno la pelle nera, ma il lavoro nero, che molto spesso viene fatto da chi ha la pelle bianca sfruttando qualsiasi persona".
Secondo Landini, Salvini dovrebbe anche "riflettere a proposito di solidarietà in Europa: proprio quelle nazioni che sono a noi più vicine e vogliono mettere muri - ha detto - sono quelle che hanno preso soldi europei per delocalizzare il lavoro e sono quelle che oggi non vogliono esprimere nessun elemento di solidarietà. Lo dico perché pensare di fermare le persone che vogliono spostarsi, oltre a essere una follia in senso generale, credo sia anche un errore molto grave in termini di messaggio rispetto alla costruzione di un'Europa che dovrebbe essere quella delle persone e non quella dei soldi e della finanza".
"Credo che per far cambiare idea all'Europa bisogna cambiare i trattati di Dublino e introdurre cose diverse. La logica che viene avanti è una logica sbagliata, perché rischia semplicemente di individuare il problema non nel diritto delle persone di potersi muovere, ma addirittura nel bloccare le persone dal potersi muovere. È una logica pericolosa e sbagliata".