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Data: 18/07/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Verso le elezioni in Abruzzo - «Salvini non tradirà gli alleati storici». Centrodestra, grandi manovre: Pagano (Forza Italia) invita la Lega al dialogo sulla scelta del candidato presidente

PESCARA «Sono convinto che Matteo Salvini non tradirà l'accordo storico con gli alleati di centrodestra». Ad affermarlo è il senatore Nazario Pagano, coordinatore regionale di Forza Italia, che vuole riportare la querelle sulle prossime elezioni regionali sul binario della discussione tra le forze che da anni compongono la coalizione. Soprattutto adesso, in vista della riunione prevista per oggi dell'ufficio di presidenza della giunta per le elezioni che dovrà esaminare il caso del doppio incarico di Luciano D'Alfonso, presidente della Regione e senatore della Repubblica. «Questo vuol dire», aggiunge Pagano, «che la prossima settimana si avvierà l'istruttoria che porterà D'Alfonso a decidere da quale parte vuole stare. È ovvio che diventa attuale un confronto con il centrodestra». E se da una parte c'è chi getta acqua sul fuoco, dall'altra c'è chi sulle fiamme sparge benzina. «Matteo (Salvini, ndr) ha riconosciuto il valore degli alleati al governo del M5S, ma la nostra collocazione naturale è nel centrodestra», dice il deputato e segretario abruzzese della Lega, Giuseppe Bellachioma. «Dipende da come FI abruzzese si pone nei confronti della Lega, se in maniera coerente e di buonsenso oppure se, come accade ora, con saccenza, attaccandoci in Parlamento e cercando alleanze in regione. La pazienza finisce», avverte dopo il bagno di folla per la visita del leader nazionale, Salvini, a Silvi Marina, con chiaro riferimento alla "tenuta" dell'alleanza alle elezioni regionali in Abruzzo. Bellachioma già nelle scorse settimane non aveva escluso un'alleanza con i pentastellati. «La posizione ufficiale è che non ci sono accordi precostituiti, bisogna lavorare sul programma, il nostro obiettivo è vincere le elezioni regionali. Per quattro anni abbiamo riconosciuto Forza Italia indiscusso leader della coalizione», dice, «ora piazze e sondaggi testimoniano la nostra grande ascesa, non ci montiamo la testa rimanendo con i piedi per terra, ma bisogna tenerne conto: se alle politiche le candidature sono state fatte sulla base dei sondaggi, non vedo perché oggi non si debba fare per la scelta del governatore». Ma Pagano non si scompone, e rilancia sull'importanza della colazione, «che per noi è un valore. D'altro canto abbiamo dimostrato di essere leale con gli alleati. Alle elezioni comunali a Silvi c'era un candidato della Lega che è diventato il sindaco soprattutto perché il coordinatore regionale di FI ben volentieri ha ceduto questa candidatura che ha consentito a Scordella di essere eletto anche con i voti di FI. Se fossimo saccenti o arroganti, avremmo imposto un nostro candidato. È ovvio che questa faccenda del candidato presidente sta innervosendo troppe persone», aggiunge Pagano. «Ciò detto, io sono convinto che al di là di quel che appare il ministro Salvini ha sempre dichiarato che questa alleanza tecnica nazionale con M%S non mete in discussione l'alleanza politica della Lega all'interno del centrodestra. Salvini lo ha dichiarato a più riprese, anche a Berlusconi, non vedo perché dovrebbe smentirlo in Abruzzo visto che il primo sindaco della Lega è stato eletto in Abruzzo con l'appoggio di FI e di FdI. Non vedo alcun motivo per rompere questa alleanza. È chiaro che ognuno dei partiti ha il diritto di proporre un proprio candidato. Poi, se non ci sarà accordo a livello regionale, sarà il tavolo nazionale a decidere. Nei prossimi giorni Pagano chiamerà gli alleati per fare confronto proprio in vista delle elezioni regionali.

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