ABRUZZO. Che fine hanno fatto le 55 assunzioni in Tua annunciate dal presidente Luciano D’Alfonso, il 7 febbraio scorso, alla vigilia delle elezioni politiche?
Se lo domanda la Filt Cgil che parla di assunzioni «congelate» mentre D’Alfonso, ma anche l’ex delegato ai trasporti, Camillo D’Alessandro, sono diventati entrambi parlamentari.
Fin dall’inizio il sindacato trovò l’annuncio delle nuove assunzioni di massa alquanto anomalo e oggi lo ricorda: «lo definimmo un malcostume politico tipicamente abruzzese quello di utilizzare le aziende pubbliche e le società partecipate per fare promesse e annunci in funzione unicamente di scadenze elettorali».
L’ANNUNCIO ALLA VIGILIA DEL VOTO
La conferenza stampa si tenne negli uffici di Tua alla presenza dei vertici societari ma soprattutto del governatore Luciano D'Alfonso e dell’allora Consigliere delegato ai Trasporti Camillo D'Alessandro (oggi entrambi parlamentari della Repubblica) per annunciare «Cinquantacinque posti di lavoro subito» tra meccatronici, carrozzieri, gommisti, meccanici, elettricisti e manutentori di infrastruttura, ma anche l’immissione di 58 nuovi bus e, per non farsi mancare nulla, anche 3 nuovi dirigenti.
Il giorno successivo annunci su tutti i giornali, alcuni dei quali finiti anche in un esposto del Movimento 5 Stelle all’Agcom perchè non era stato soddisfatto «il requisito dell'indispensabilità e dell'anonimato, così come dettato dall'articolo 9, della Legge n. 28/2000», ed in questo modo si sarebbe accresciuta «la visibilità del D'Alfonso, ai fini della propaganda elettorale».
Critica, già all’epoca, la Cgil che fin da subito ha bollato quel bando di concorso nelle officine e quelle assunzioni come «annunci ad orologeria» o «mancette elettorali» perchè quegli stessi provvedimenti «opportunamente congelati nel tempo», costituivano il frutto di precise intese sottoscritte sin dal 2016 tra le Organizzazioni Sindacali e l'allora Presidente di TUA Luciano D'Amico allo scopo di sopperire ad una cronica carenza di personale manutentivo compensata non a caso con l’immissione di personale prelevato da agenzie interinali, con costi decisamente superiori e con impiego ormai stabile di personale precario in un’azienda pubblica.
La Filt Cgil si soffermò inoltre su alcune anomalie e soprattutto su alcune incongruenze legate ai requisiti per poter essere ammessi alla selezione pubblica: da un lato la Tua chiedeva infatti il possesso della patente ‘D’ e dall’altro si “accontentava” di un’esperienza lavorativa certificata di appena 4 mesi come dire - importa poco che il candidato sia un bravo carrozziere, meccanico o elettricista, l’importante è che sia in possesso di quella tipologia di patente che contraddistingue normalmente gli autisti e non gli operai o i manutentori. Risultato? La Filt Cgil venne accusata di aver contestato le assunzioni e di agire unicamente a fini politici come cassa di risonanza delle forze politiche di opposizione al governo regionale.
QUEL CONCORSO CONGELATO A CINQUE MESI DALL’ANNUNCIO
Le elezioni si sono concluse ormai da quasi cinque mesi e a questo punto il sindacato chiede di sapere il motivo per cui quelle 55 assunzioni nelle officine annunciate in pompa magna a febbraio, non si sono ancora concretizzate: «vorremmo sapere che fine hanno fatto quelle migliaia di domande di partecipazione al bando di selezione che in tutta fretta giovani e meno giovani alla ricerca di un agognato posto di lavoro, hanno con tanta fiducia inoltrato a TUA e soprattutto vorremmo che ci dicessero in quale periodo è maturata l’esperienza lavorativa di almeno quattro mesi, requisito essenziale affinché gli aspiranti candidati possano partecipare alla selezione
MANCANO AUTISTI E AUTOBUS
Il sindacato denuncia ancora: «mancano drammaticamente gli autisti, in determinate realtà vengono puntualmente negate le ferie al personale al punto da richiamare anche coloro che fruiscono di cosiddette ferie programmate. La società Tua peraltro sta dirottando personale di guida da impiegare in attività di noleggio granturismo presso la società Sangritana aggravando ancor di più la cronica carenza di personale e rendendo arduo l’espletamento dei servizi minimi per i cittadini. Dei nuovi autobus non vi è ancora traccia e intanto aumentano i fermi macchina per avaria. Nel frattempo fervono i preparativi per immettere nuovi dirigenti proprio mentre si è abbattuta in questi giorni su TUA una pesantissima sentenza che costringerà la società regionale a sborsare oltre 300mila euro ad un dirigente licenziato senza che ne ricorresse la legittimità. Come dire piove sul bagnato».