PESCARA Volete fare affari, lontani da occhi indiscreti? Venite all'aeroporto di Pescara. Il modello è Bologna, il sogno Fiumicino: sono le coordinate di un progetto, che sarà realtà tra qualche settimana, che il presidente della Saga Enrico Paolini ha sposato affascinando uno sponsor abruzzese, il cui nome per il momento resta coperto.L'idea è quella di tirare su, nello scalo in ristrutturazione, una business room al piano terra, una stanza in grado di ospitare professionisti e uomini d'affari in viaggio tra l'Italia e l'estero o anche, semplicemente, chi ha voglia di concludere accordi o firmare contatti in un ambiente che garantisca la riservatezza.Spiega Paolini: «Da tempo aeroporti non paragonabili per importanza a quello nostro hanno funzioni di business center, costituiscono un posto nel quale si incontrano imprenditori e uomini d'affari. Ho individuato uno sponsor che con un investimento di poche migliaia di euro, 10/20mila, possa consentirci di trasformare uno dei 6-7 locali nascenti in un business center d'Abruzzo, in cambio di una visibilità pubblica, una volta che saranno concluse tutte le procedure».Le aree in ristrutturazione saranno restituite dall'impresa nel giro di qualche settimana, poi arredate e digitalizzate. Paolini immagina una stanza ad alta tecnologia a disposizione gratuita degli uomini d'affari, che pagherebbero solo le spese essenziali, legate per esempio al tempo di utilizzo della business room. «Così», spiega Paolini, «invece di andare a trattare al bar, possono essere conclusi affari nella sala riservata, con la possibilità di usufruire del parcheggio proprio di fronte all'aeroporto, di prendere un volo o di usufruire del ristorante o della sala convegni al piano superiore. È un'opportunità anche per chi non trova una location analoga nell'area urbana». A parte l'interessamento dello sponsor, sarà comunque emanato un avviso pubblico per chi fosse interessato al progetto. Il colpo di fulmine con il business center è scattato a Bologna. Racconta Paolini: «Si tratta di un aeroporto molto importante: 10 anni fa, era quasi come quello nostro. Oggi, da un milione di passeggeri è salito a 8. Noi siamo noi a quasi 650mila, siamo in crescita. Abbiamo doppiato l'aeroporto di Ancona e triplicato quello di Rimini. Lo scalo di Bologna è uno dei modelli da seguire».Il migliore è Fiumicino: «Prevede un'ala enorme che diventerà un business center, inteso non come sala, ma come un vero e proprio sistema, con tanto di hotel all'interno». Lo scopo finale, in sostanza, è far salire di livello Pescara. Conclude Paolini: «L'idea, il contenuto, è far diventare l'aeroporto qualcosa che vada oltre il traffico aereo tradizionale, un centro d'affari dove prendere decisioni importanti per la regione Abruzzo».