Inizia il countdown per Luciano D’Alfonso. Ieri pomeriggio alle 16 la giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato ha eletto finalmente il presidente, i due vice presidenti e i due segretari. E’ Maurizio Gasparri di Forza Italia, fino all’altro ieri in corsa per il Copasir, il presidente della giunta delle elezioni (vice presidente la senatrice D’Angelo e il senatore Cucca, segretari Augussori e Grasso) che dovrà decidere i tempi per decretare l’incompatibilità del presidente-senatore.
Non sarà un presidente accondiscendente col governatore dell’Abruzzo, proprio no: anzi, era stato proprio Gasparri, ai tempi dell’inchiesta per tangenti che coinvolse D’Alfonso nel 2008, a sbeffeggiarlo chiamandolo “il malato immaginario” e a chiedere con insistenza che gli venisse mandato il medico fiscale. Erano i tempi in cui D’Alfonso, all’epoca sindaco di Pescara, fu accusato di aver intascato tangenti nel processo Housework (dal quale fu poi assolto): l’’ultimo giorno utile, Dalfy ritirò le dimissioni da sindaco di Pescara per autosospendersi dall’incarico adducendo motivi di salute e così facendo cedette le redini del Comune al suo vice, Camillo D’’Angelo. Con questa bizantina manovra evitò in extremis il commissariamento prefettizio e consentì alla giunta di restare in sella e gestire l’’amministrazione, con pieni poteri, fino alle successive elezioni. Affetto da una non meglio identificata «patologia ingravescente e permanente, quanto meno nel senso della imprevedibilità della data della completa guarigione», si attirò le critiche di Gasparri.
Che giudicò la sua mossa “una vergogna”, una “acrobazia” per evitare che un commissario potesse “assumere poteri e leggere le carte del Comune”. ‘
Un aspetto che non sfugge neppure a Fabrizio Di Stefano, ex An come Gasparri:
“Ed alla fine è partito il cronometro per definire i tempi di dimissioni del Presidente D’Alfonso. La nomina del Presidente della commissione per le elezioni nella persona del Senatore Maurizio Gasparri, è il punto di partenza. I tempi per arrivare alle dimissioni di D’Alfonso prima della pausa estiva, e quindi al voto in autunno, ci sono tutti. Siamo certi che la competenza e la capacità del Presidente Gasparri sapranno fare in modo che i lavori della stessa commissione saranno celeri e quindi le procedure per sanare questa incompatibilità assurda si consumeranno in tempi ragionevoli per permettere agli abruzzesi di tornare al voto entro la fine dell’anno e chiudere la funesta pagina della Presidenza D’Alfonso”.
E’ comunque tutto da verificare se l’iter per accertare l’incompatibilità di Dalfy si potrà completare prima della pausa estiva.
ps: Ma è certo che Gasparri non è proprio un presidente amico.