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Data: 19/07/2018
Testata giornalistica: Quotidiano del Molise
Trasporto Pubblico, affondo Seac “Il Tar ha bocciato il comune”. Prosegue il braccio di ferro: nel mirino tagli e bandi respinti

Il Tar boccia il comune sui bandi del Trasporto Pubblico e sulla politica dei tagli operata. Una bocciatura su tutta la linea, secondo la società Seac, intervenuta nella giornata di ieri attraverso una nota stampa. “Il TAR Molise - si legge - sanziona duramente l’operato del Comune di Campobasso e della Regione Molise per i tagli drastici operati al servizio pubblico locale di trasporto del Comune di Campobasso che tanto hanno penalizzato la cittadinanza del Capoluogo di Regione. Infatti la Seac attuale gestore del servizio di traporto locale è stata costretta a rivolgersi al Giudice amministrativo per veder dichiarata l’illegittimità dei tagli imposti e di tutte le procedure di gara ostinatamente portate avanti dall’Amministrazione Comunale di Campobasso su cui già il Tar aveva avuto modo di sollevare pesanti dubbi. Nella corposa Sentenza emessa - prosegue Seac - il Giudice ha rilevato che invece di ricorrere allo strumento della proroga tecnica al gestore uscente, legittimamente ammessa dalla vigente normativa, il Comune di Campobasso si è avventurato nel bandire numerose procedure puntualmente sanzionate dal TAR e oggi definitivamente annullate. Il Tar Molise ha dichiarato che le procedure adottate non rispondono alle disposizione contenute nei codici degli appalti d. lgs. 50/2016 e soprattutto risulta adottato da un organo incompetente dovendo tali radicali cambiamenti del servizio pubblici essere approvati dal Consiglio Comunale. La Sentenza interviene ad un solo giorno dalla scadenza del termine di presentazione delle offerte della ennesima procedura di gara indetta per soli sette mesi in attesa di un bando di gara europeo che ancora non vede la luce”. Secondo la società che gestisce il servizio esisterebbe anche una mancanza di deliberazione produttiva da parte del Consiglio comunale di Campobasso “unico organo di indirizzo politico competente in materia di affidamento di servizi pubblici”. Sulla sentenza, infine, si critica duramente la delibera di giunta comunale. “E’da ritenersi viziata da incompetenza, la quale costituisce profilo assorbente, ai fini della declaratoria illegittimità del provvedi- mento”. Sulla presentazione dei bandi e sulla sospensione continua degli stessi erano intervenuti anche i sindacati con analoghe critiche, in primis di Ugl.

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