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Data: 21/07/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Tasse, c'è tempo fino a lunedì per il 730. Venti milioni i contribuenti chiamati a dichiarare gli incassi al Fisco. Per il Modello Redditi la scadenza è a ottobre

ROMA C'è tempo fino al 23 luglio per presentare la dichiarazione dei redditi del 2017. Lunedì è la scadenza per i 20 milioni di contribuenti che sono chiamati a inviare il modello 730 all'Agenzia delle Entrate.Per il modello Redditi, che permette la dichiarazione degli altri tipi di entrate quali, ad esempio, quelli degli esercenti arti e professioni o il reddito d'impresa, invece, la data da segnare sul calendario è quella del 31 ottobre. A quattro anni dall'introduzione della dichiarazione precompilata aumentano gli invii online, che sono 400 mila in più rispetto al 2017. Ma ancora quasi nove contribuenti su dieci, l'86% (circa 17 milioni), si affidano ai centri di assistenza fiscale. Secondo i dati della Consulta nazionale dei Caf, le dichiarazioni raccolte dai centri quest'anno saranno in linea con quelle del 2017, quando furono 17.624.556. «Siamo oramai di fronte ad un dato strutturale e non modificabile nella sostanza», commentano i coordinatori della Consulta nazionale dei Caf, Massimo Bagnoli e Mauro Soldini, secondo i quali il cittadino «preferisce farsi assistere anche solo per avere una conferma della veridicità della propria dichiarazione».I contribuenti sembrano temere di avventurarsi da soli nei meandri delle norme fiscali, nonostante la garanzia che chi sceglie l'invio on line potrà ricevere controlli solo per i dati aggiunti o modificati e non per quelli precompilati in via automatica dal fisco. Inoltre, chi accetta il modello precompilato senza modifiche non deve più conservare scontrini e ricevute. Un bel vantaggio, per chi non è abituato a mettere da parte le carte.Richieste di documenti su detrazioni e deduzioni saranno rivolte invece ai Caf e agli altri intermediari.La precompilata, grazie anche a novità di quest'anno come la compilazione assistita, si sta affermando sempre di più, ma i cittadini continuano a rivolgersi per sicurezza ai Caf e ai loro 20 mila dipendenti. Tanto che i centri rivendicano per sé un ruolo di «grandi consulenti vicini ai cittadini» per affrontare sia l'evoluzione del tema fiscale che l'attuazione dei servizi a favore del reddito. Il banco di prova, secondo la Consulta, è stato il reddito di inclusione che ha portato a un balzo del 12,37% nel primo semestre delle dichiarazioni per ottenere la certificazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) necessaria per accedere al beneficio.I caf ne hanno raccolte 4.132.568 e guardano ora al progetto del reddito di cittadinanza per «stabilire un nuovo patto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze».

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