ROMA Un trentasettenne, ingegnere, deve accompagnare all'asilo il figlio più piccolo, Andrea, 21 mesi, prima di andare al lavoro. Nel tragitto, ci troviamo a Catania, il bimbo, sul seggiolino, si addormenta. E il papà lo dimentica. È solo quando gli telefona la moglie, ore dopo, che l'uomo ricostruisce l'accaduto e corre all'auto, dove trova il bimbo ormai morto.
Era il 3 luglio 1998. Andrea è stato il primo degli otto bambini italiani che, dal '98, appunto, ad oggi, sono morti in auto divenute roventi, dove erano stati scordati dalla mamma o dal papà. L'ultima, in ordine di tempo, è stata Giorgia, meno di un anno, deceduta a Pisa, lo scorso 18 maggio. Ora, lo Stato interviene. I seggiolini dotati di un dispositivo per ricordare a chi scende dalla vettura che il piccolo è ancora a bordo potrebbero presto diventare obbligatori. Ad affermarlo, ieri, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: «Penso che quelle poche decine di euro che madri e padri dovranno spendere le spenderanno con gioia». Non solo. «Lo Stato interverrà dando una detrazione fino a 200 euro, siamo dalla parte dei cittadini ma è una norma fondamentale».
COME FUNZIONA
Il meccanismo è semplice. Un sensore rileva la presenza del bambino sul passeggino e, in caso l'auto venga chiusa con il piccolo al suo interno, grazie al collegamento con un App, mamma o papà vengono avvisati con un messaggio di allarme sullo smartphone. Toninelli, già nei giorni scorsi, aveva espresso la volontà di mettere mano al Codice della Strada proprio su questo tema, con un disegno di legge che potrebbe comportare varie modifiche diventando, aveva affermato, legge «già in autunno».
Molti dei genitori delle piccole vittime, dopo le rispettive tragedie, si sono fatti portavoce della necessità di una legge ad hoc. I seggiolini di sicurezza in Italia già esistono. Lo scorso maggio Chicco, insieme a Samsung, ne ha messo in commercio un modello con sensori integrati. Anche altre aziende e alcune case automobilistiche li hanno in catalogo. Rimane il tema - e problema - dell'aggiornamento di seggiolini già acquistati e regolarmente omologati. Sabato scorso, Toninelli aveva parlato di dispositivi da usare, senza fornire dettagli ma riferendosi a «un modello già in uso negli Stati Uniti» che «potrebbe avere un costo intorno ai 100 euro, sui quali lo Stato potrebbe applicare l'Iva agevolata o qualche forma di contributo». In Parlamento c'è un disegno di legge presentato dal senatore Nannicini che prevede l'obbligatorietà di seggiolini con allarme anti-abbandono.