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Data: 24/07/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Abruzzo verso le regionali - Doppio ruolo di D'Alfonso «Un mese per decidere»

L'AQUILA Il Tribunale civile dell'Aquila, riunito in Camera di Consiglio collegiale, dovrà pronunciarsi sull'incompatibilità del governatore abruzzese e senatore del Pd, Luciano D'Alfonso, nell'ambito del giudizio abbreviato innescato dal ricorso delle opposizioni in Consiglio regionale del Movimento Cinque stelle. Nell'udienza di ieri i giudici hanno terminato l'istruttoria dopo aver ascoltato le tesi dei legali delle parti. La sentenza, secondo fonti del tribunale, dovrebbe arrivare nelle prossime 24 ore. Così scriveva ieri l'Ansa. «Il termine previsto per la decisione è di un mese», commenta D'Alfonso che, eletto senatore il 4 marzo scorso, pur avendo optato per il Senato, non si è ancora dimesso dalla presidenza della Regione facendo scattare il conto alla rovescia dei 120 giorni per elezioni regionali anticipate, sostenendo, sulla base di una interpretazione del giurista Costantino Mortati, che lascerà l'Abruzzo solo dopo il pronunciamento della Giunta per le elezioni del Senato che si è insediata nei giorni scorsi. La tesi è stata ribadita ieri in aula dall'avvocato Carlo Montanino. Il Consiglio Regionale nelle passate settimane aveva respinto con i voti della maggioranza di centrosinistra il provvedimento di incompatibilità tra i due ruoli, accogliendo la tesi del governatore secondo cui lo status ufficiale di senatore si ha solo con la convalida della Giunta per le elezioni di palazzo Madama, unico organismo che può stabilire l'esistenza di aspetti di incompatibilità, ineleggibilità e incandidabilità. Diverso avviso è invece il M5S che si è affidato all'avvocato Isidoro Malandra per presentare il ricorso alla magistratura ordinaria aquilana.

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