ROMA. E’ tempo di vacanze e di viaggi per i più fortunati. Disservizi e beffe sono dietro l’angolo e valgono doppio.
Il 25 e il 26 luglio ben 600 voli Ryanair saranno cancellati e i disagi riguarderanno da 50 a 100 mila passeggeri.
L’85% di quelli che avevano comprato il biglietto per viaggiare in quei due giorni non potranno volare o lo faranno con ritardi.
Ci sono poi ritardi, coincidenze mancate, danneggiamento e perdita di bagagli ed un ventaglio di altre spiecevoli sorprese che possono rovinare la vacanza.
L’avvocato pescarese Edno Gargano spiega quali sono i diritti dei clienti delle compagnie di volo e che cosa hanno diritto di chiedere in caso di disservizi o danni.
In caso di cancellazione o ritardo superiore alle 2 ore tutti i passeggeri hanno diritto alla assistenza prevista dall’art. 9 del Reg. 261/04, ovvero il passeggero ha diritto a titolo gratuito a pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell'attesa ed alla sistemazione in albergo.
I passeggeri hanno anche diritto al trasporto tra l'aeroporto e il luogo di sistemazione (albergo o altro).
Inoltre, il passeggero ha diritto ad effettuare a titolo gratuito due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica.
Inoltre, per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree, incluse le low cost, devono corrispondere da 250 a 600 euro di rimborso, a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato.
250€ per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1500 chilometri; 400€ per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1500 chilometri e per tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 chilometri; 600€ per le tratte aeree che non rientrano nelle altre due casistiche.
Si tratta di un diritto dei passeggeri il più delle volte sconosciuto, tant’è che meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento.
Le compensazioni sono ridotte della metà se il passeggero accetta di raggiungere la destinazione finale imbarcandosi su un volo alternativo il cui orario di arrivo non supera l’orario previsto dal volo originariamente prenotato di due ore, per le tratte pari o inferiori a 1.500 Km, tre ore per le tratte intracomunitarie superiori a 1.500 Km e per tutte le altre tratte comprese tra 1.500 e 3.500 Km; quattro ore per le tratte aeree che non rientrano nelle due tipologie ora descritte.
Nel caso si verifichi anche uno smarrimento, danneggiamento o ritardata consegna del bagaglio, si ha diritto a un risarcimento da parte della compagnia aerea fino a circa 1200€.
In questo caso la richiesta di risarcimento va fatta entro 7 giorni dal ritiro del bagaglio o entro 21 giorni in caso di ritardata consegna.
CIRCOSTANZE ECCEZIONALI
Le circostanze eccezionali a cui la compagnia aerea può appellarsi, si applicano quando questa può dimostrare che la cancellazione del volo è dovuta a situazioni che non si sarebbero comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso. Queste possono riguardare ad esempio: chiusura dello spazio aereo, radar fuori uso, problemi ai sistemi di navigazione aerei, attentati terroristici, allarmi per la sicurezza, scioperi improvvisi e così via.
LA MANCATA RISPOSTA
Qualora la compagnia aerea non risponda dopo 6 settimane, oppure risponda fornendo motivazioni non esaustive rispetto a quanto indicato nei reclami presentati, allora sarà possibile presentare reclamo all’Enac compilando l’apposito modulo on line oppure inviare il reclamo a mezzo posta/fax o e-mail direttamente agli Uffici Enac dell’Aeroporto presso il quale si è verificato il disservizio oppure dove il volo è atterrato per i disservizi occorsi in occasione di un volo in partenza da un Paese non comunitario con destinazione un aeroporto italiano.