ROMA I fari dell'Enac su Ryanair. L'Ente nazionale per l'aviazione civile ha avviato una indagine in merito alle cancellazioni operate ieri negli scali italiani dalla compagnia irlandese nelle fasce orarie di garanzia (dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21) previste dalla legge. «La verifica ha spiegato una nota vuole accertare, ai fini della tutela del passeggero, se le cancellazioni siano realmente riconducibili allo sciopero o siano state determinate da altre motivazioni». L'astensione dal lavoro del personale navigante (che proseguirà in molti Paesi europei, ma non Italia, anche oggi) ha provocato la cancellazione di 132 voli provocando forti disagi soprattutto a Orio al Serio, Bologna, Pisa, Alghero e Cagliari. Situazione più tranquilla a Ciampino. In serata, erano soltanto 7 i voli cancellati, su 42 partenze programmate complessivamente dal vettore in giornata dallo scalo romano. In particolare sono stati soppressi soprattutto i collegamenti nella fascia oraria pomeridiana per Madrid, Lisbona, Londra e Parigi. Forte tensione a Torino. Il volo per Catania delle 15,10 è stato cancellato e la compagnia l'ha comunicato ai viaggiatori solo un'ora prima proponendo una riprotezione non prima del 31 luglio.
LE TUTELE
La verifica dell'Enac è stata provocata dalla mossa del presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli, per nulla convinto, appunto, delle rassicurazioni di Ryanair sul modesto impatto dello sciopero. «Qualora questa valutazione risulti errata e, conseguentemente, derivino pregiudizi nei confronti degli utenti in occasione di astensioni collettive proclamate per il personale dipendente, l'Autorità procederà alla valutazione del comportamento aziendale, che prevede sanzioni». La pressione ha spinto la low cost a scusarsi con i passeggeri «per eventuali disagi e inconvenienti causati da questa azione di sciopero da parte di un numero minimo del nostro personale di bordo in Italia». Sulla questione è intervenuta anche la Commissione europea. «I passeggeri i cui voli vengono cancellati hanno diritto a rimborsi, riprotezione, assistenza e in alcuni casi compensazione» ha ricordato Bruxelles precisando tuttavia che su eventuali compensazioni «ogni decisione va presa caso per caso e sotto il controllo delle autorità giudiziarie nazionali». In generale, occorre ricordare che se il ritardo va oltre le tre ore o c'è cancellazione (non annunciata due settimane prima) può scattare anche il diritto a un indennizzo a meno che ritardo o cancellazione non avvengano a cause di circostanze straordinarie. Ryanair sembra voler interpretare lo sciopero come una circostanza straordinaria, ma la Corte di Giustizia Ue, in un caso simile, non fece rientrare lo sciopero all'interno di questa fattispecie. Sul fronte sindacale, per la Filt Cgil, lo sciopero di piloti e ad assistenti di volo è stato un successo.